Quando, qui alla Nuova Provincia, abbiamo cominciato a chiederci: come facciamo il sito internet? ci siamo presto accorti che stavamo sbagliando domanda. Che si trattava di un'altra cosa. Di una
Quando, qui alla Nuova Provincia, abbiamo cominciato a chiederci: come facciamo il sito internet? ci siamo presto accorti che stavamo sbagliando domanda. Che si trattava di un'altra cosa. Di una questione ben più complessa che non avrebbe avuto risposte banali né definitive. Di un'avventura che stava per cominciare. Ci si poteva spaventare o entusiasmare. O tutte e due le cose insieme.
Non si tratta semplicemente di un nuovo supporto sui cui andare a far sfogliare delle notizie, diverso dalla cara vecchia carta che leditore conosce bene e con cui da sessantanni accompagna la vita astigiana. Si tratta dellingresso nel contesto fluido di internet, della rete e delle nuove tecnologie che sta cambiando radicalmente, e con ritmi mai conosciuti, lambito territoriale di riferimento in cui vive e opera il giornale.
Cambia il modo di fruire notizie degli astigiani, di conoscere, lavorare, acquistare, consumare, produrre e distribuire beni e servizi. Una rivoluzione.
Riformuliamo allora la nostra domanda: come può una testata storica riaffermare la propria centralità nella vita di Asti e dell'Astigiano nell'era della società digitale? O meglio ancora: a cosa serve un giornale locale online? Anche osservando l'articolato e instabile panorama nazionale e internazionale dell'editoria ecco tre cose che un giornale locale può (o forse deve) fare.
1. Informare
E quello che un giornale come La Nuova Provincia ha sempre fatto in un territorio. Puo? continuare con il suo bisettimanale cartaceo e adesso con il quotidiano online con breaking news, approfondimenti, fotogallery, rubriche e servizi. Nonché con tutti gli altri formati digitali e supporti che sono e saranno disponibili.
2. Far dialogare la comunità
Il tratto cruciale della societa? digitale non e? la connessione ma la condivisione. Le persone si scambiano notizie e commenti. Il giornale locale mentre perde il monopolio dell'informazione deve presidiare questi spazi e rispondere ai bisogni di una comunita? di astigiani che vuole crescere insieme: che si informa, commenta e si scambia conoscenza anche con i social network.
3. Mediare tra globale e locale:
Saperi, competizione per le imprese, incontri: tutto e? globale. Il giornale, se sarà bravo, potrà costruire senso, occasioni e servizi: un soggetto capace di leggere e usare la rete che si fa strategico per i vari attori del territorio. Per portare il mondo ad Asti e Asti nel mondo.
Ecco dunque tre ambiti in cui un giornale locale puo? rinnovarsi come un punto di riferimento in una societa? digitale svolgendo un ruolo consapevole nella relazione informazione- comunità-economia"?. La sfida, necessaria del resto, sara? trasformare queste direttrici in piani editoriali e nuovi modelli di business, in mercato.
Ma ciò che sembra utile sottolineare prima di chiudere, per non essere troppo autoreferenziali e perché la questione non sembra particolarmente all'attenzione in ambito astigiano (mentre si sente ancora ripetere nelle occasioni pubbliche il sempreverde e dilatorio internet è il futuro), è che la faccenda della rete ad Asti, con le sue complessità, riguarda già tutti, oggi: individui, cittadini, soggetti pubblici e privati, pubblica amministrazione e impresa.
Il discorso si apre a molti possibili approfondimenti. In attesa di tornarci sopra linko del materiale prodotto per la presentazione del sito che La Nuova Provincia ha fatto al ridotto del Teatro Alfieri (qui alcune immagini). Sono dieci slide e si intitolano Il giornale locale nella rete (con la sua città, il suo territorio). Muovono dallo scenario nazionale e accennano a qualche spunto sull'ambito territoriale passando per il possibile ruolo del giornale a cui ho accennato. Si possono sfogliare qui.