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“Vivere la storia da protagonista”: Asti ricorda Bruno Ferraris

Mercoledì 7 giugno verrà presentata in Sala Pastrone la pubblicazione online con oltre trenta contributi
Sotto al titolo “Bruno Ferraris: vivere la storia da protagonista”, la Fondazione astigiana che porta il suo nome ricorderà l’uomo e il politico nato nel 1927 sulle colline di Agliano Terme e che lì riposa dal 2005.
Antifascista, tra i fondatori dell’Associazione Contadini Astigiani (poi Confcoltivatori, oggi Cia), dirigente del Partito Comunista, Ferraris, nato in una famiglia contadina, dopo essere stato consigliere comunale e provinciale ha ricoperto per un decennio (1975-1985) il mandato di assessore regionale all’Agricoltura, innovando profondamente il settore. Tra gli artefici della nascita del Pds e poi dei Democratici di sinistra, ne è stato prima segretario e poi presidente. Nell’ultima parte della sua vita ha operato come componente nel cda della Cassa di Risparmio di Asti.
Mercoledì 7 giugno la Fondazione a lui dedicata presenterà in Sala Pastrone la pubblicazione online “Bruno Ferraris: vivere la storia da protagonista” inserita nel sito web collegato (fondazionebrunoferraris.it).
L’incontro, fissato per le 17.30 con ingresso libero, sarà aperto da Antonio Fassone, presidente della Fondazione Bruno Ferraris, che ricorda: “Pensavamo alla commemorazione di un amico, un maestro; ritenevamo fosse importante farlo, quasi doveroso; ci rammaricavamo di non averlo fatto prima. Invece, chiedendo contributi e ricordi ad amici, compagni di partito e uomini della politica e delle istituzioni, dalla commemorazione di una persona siamo passati alla commemorazione di un percorso politico di cui Bruno Ferraris è stato interprete ed è un simbolo”.
“Simbolo di un’idea della Politica – aggiunge Fassone – che Bruno ha vissuto in prima persona come valore civile, sempre senza retorica ‘facendo la storia’ quotidianamente, senza enfasi, in modo civile, mai sopra le righe, con una fedele militanza che è stata tutt’uno con la sua vita”.
Oltre trenta le testimonianze, con ricordi anche inediti, raccolte in sei capitoli. Ricca la collezione fotografica, tratta dagli archivi di famiglia, che raccontano l’impegno dell’uomo politico ma anche la sua vita privata e il tempo libero.
Il lavoro è stato curato da Antonio Fassone, Giuseppe Goria, Laura Nosenzo e Alice Borio per la parte grafica. Sarà in rete dall’8 giugno.

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