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“118: non può essere un algoritmo a gestire le emergenze”

Dura presa di posizione dell’Ordine dei medici contro una disposizione che autorizza gli infermieri ad eseguire prestazioni di competenza di uno specialista

“La Federazione degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri del Piemonte esprime preoccupazione e sconcerto per il modo con cui la Regione, ed in particolare Azienda Zero, stanno affrontando il problema della grave carenza dei Medici del Sistema di Emergenza Territoriale 118. Nello specifico la recente delibera per la somministrazione di farmaci analgesici stupefacenti, secondo gli algoritmi clinico-assistenziali infermieristici, declama che gli algoritmi stessi sono già stati presentati a tutti gli Ordini del Piemonte mentre la presentazione degli stessi è avvenuta (ad eccezione di Cuneo e quindi non a tutti gli otto Presidenti) in modo difforme e frammentario. In tali occasioni i Presidenti hanno avanzato numerose perplessità sulla validità incondizionata, sulla applicabilità degli algoritmi e sulla possibilità, attraverso il loro utilizzo, di garantire la sicurezza del paziente e degli operatori; anche l’impegno assunto da Azienda Zero di nuovi incontri per aggiornamenti, richiesto dai Presidenti, ad oggi è stato disatteso.

La carenza di Medici non può essere surrogata tramite delega di funzioni alle altre figure professionali che operano in ambito sanitario, la professionalità e la peculiarità dell’atto medico non possono essere acquisite tramite delibere, leggi o regolamenti che spesso vanno a confliggere con la normativa nazionale e la consultazione degli Ordini non può essere declassata ad una fastidiosa incombenza. Al contrario, dal coinvolgimento degli Ordini dei Medici e dal rispetto del loro ruolo forse è possibile ritrovarsi su percorsi condivisi che vadano veramente incontro alle esigenze del paziente e degli operatori sanitari”.

Questo, all’incirca, il testo con cui la Federazione Regionale degli Ordini dei Medici e Odontoiatri del Piemonte richiede urgentemente un incontro con l’Assessore alla Sanità del Piemonte per riaffrontare in modo costruttivo la questione della grave carenza di Medici “in parole semplici la Regione vorrebbe mandare, sulle ambulanze di emergenza, personale infermieristico con il compito di somministrare anche quei farmaci che fino ad oggi poteva gestire solo lo specialista; – commenta il dott. Claudio Lucia, Presidente dell’Ordine di Asti – pur essendo professionisti preparatissimi, noi siamo contrari che ciò avvenga, così come lo sono gli stessi infermieri, i casi particolari, – ribadisce Lucia – nell’interesse del paziente vanno trattati sotto la supervisione di un Medico a meno che, a livello nazionale, non cambi la normativa”.

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