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25 Aprile: Asti ricorda e celebra gli 80 anni dal giorno della Liberazione dal nazifascismo

Si inizia alle 8.30 con la messa ai Caduti, al cimitero, poi le deposizioni delle corone di alloro, il corteo e il momento clou in piazza San Secondo. L’orazione quest’anno è affidata alll’ex Procuratore della Repubblica di Asti, Alberto Perduca.

I partigiani entrarono ad Asti nella notte tra il 24 e il 25 aprile 1945; già il 23 aprile, i fascisti avevano abbandonato Canelli e il giorno seguente Nizza. Il 26 aprile l’avvocato Felice Platone, appena nominato sindaco di Asti dal Cln, fece affiggere un manifesto in cui si rivolgeva agli astigiani: «Dal precipizio in cui siamo stati gettati dal fascismo, possiamo finalmente iniziare l’opera di rinascita. Quest’opera, che sarà lunga e difficile, richiede il concorso di tutti indistintamente secondo le possibilità di ciascuno. Vigileremo quindi affinchè ognuno dia secondo le proprie forze in nome del popolo che sarà giudice del nostro operato».
Sono passati 80 anni da quei giorni, mai troppi per ribadire l’importanza della lotta al fascismo.
La Way Assauto è il simbolo della rivolta astigiana contro il nazifascismo. Nel 1943 fu soprattutto dalla fabbrica di via Antica Cittadella che partirono gli scioperi contro il regime. Una lotta che fu soprattutto femminile: delle 21 persone arrestate, 11 erano donne. A quelle donne e uomini da cui scaturì la Resistenza astigiana, è dedicato dal 1983 un cippo nel cortile della fabbrica, chiusa da oltre dieci anni.  E come da tradizione, mercoledì, proprio la cerimonia  davanti al cippo, con il cortile aperto solo per l’evento organizzato dai metalmeccanici della Fim Cisl con la collaborazione di Fiom, Uilm, Cgil, Cisl e Uil, Anpi, Comune, Prefettura, Provincia, Unione Industriale, Diocesi, Israt ha aperto le celebrazioni.

Questa mattina, 25 aprile, le celebrazioni in città inizieranno alle 8,30 con la messa al Sacrario dei Caduti per la Liberazione al cimitero, officiata dal vescovo emerito Francesco Ravinale. A seguire omaggio alla tomba del comandante partigiano Francesco Rosso «Perez», primo presidente dell’Anpi di Asti. Alle 9,30 tappa al Bosco dei Partigiani con la deposizione di fiori alla Stele in memoria della Resistenza. Ci si sposta poi (alle 10) ai Giardini pubblici davanti al Cippo dei Partigiani.
Da qui partirà il corteo su viale alla Vittoria per raggiungere in Piazza I Maggio e il monumento ai Caduti. Il corteo poi giungerà in piazza San Secondo dove alle 10,45  sono previsti il saluto della vice presidente provinciale dell’Anpi Maurizia Giavelli, l’intervento del sindaco di Asti Maurizio Rasero, mentre l’orazione ufficiale quest’anno è affidata ad Alberto Perduca, già Procuratore della Repubblica a Asti. In chiusura brani musicali del gruppo Grattagatto.

A mezzogiorno al Giardino Gilberto Barbero

«Resistenza, Resistenze»: così è stata intitolata la cerimonia che si terrà sempre oggi a mezzogiorno, al Giardino Gilberto Barbero (in strada Fortino angolo via Amico). Barbero allievo di Luigi Einaudi, medico, fu presidente del Comitato di Liberazione astigiano e poi amministratore comunale. L’iniziativa, curata dall’Associazione Europa Duemila prevede dopo il saluto del sindaco di Asti Maurizio Rasero, il recital «Resistenza, Resistenze», omaggio ai deportati astigiani ricordati nelle Pietre d’Inciampo: Aldo Delaude e Ileana Spalla leggono brani di Gilberto Barbero, Enrica Jona, Liliana Segre e altri protagonisti della lotta per la libertà.

Sabato con l’Auser

Domani, sabato 26 aprile, per celebrare l’80° anniversario della Liberazione e il 30° dell’Associazione, Auser Asti ha organizzato alle 15.30, in via Antica Cittadella 2 (ingresso Way-Assauto), un incontro con Edo Angelino e Mario Renosio. Alle 17 ci sarà un intrattenimento musicale con brindisi a cura della CIA Agricoltori Italiani, ingresso libero con donazione volontaria. Per info: tel. 0141 1091279 – 349 5171002.

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