La delibera è del 4 febbraio e ha come oggetto "Piano triennale 2016-2018 per l'individuazione delle misure di razionalizzazione dell'utilizzo dei beni mobili e immobili, finalizzato al
La delibera è del 4 febbraio e ha come oggetto "Piano triennale 2016-2018 per l'individuazione delle misure di razionalizzazione dell'utilizzo dei beni mobili e immobili, finalizzato al contenimento delle spese di funzionamento del Comune di Asti". Tradotto: cerchiamo di capire se e dove sia possibile tagliare sprechi o spese non strettamente necessarie. In tempi di bilanci anemici tutto fa brodo; ecco quindi le quattro sezioni in cui viene suddiviso il piano di contenimento: razionalizzazione delle spese relative alla strumentazione informatica e alle dotazioni strumentali a corredo delle stazioni di lavoro nell'automazione d'ufficio; razionalizzazione delle spese connesse alle reti di trasmissione dati, telefonia fissa e mobile; misure finalizzate alla razionalizzazione dei veicoli di servizio; razionalizzazione delle spese connesse ai beni immobili ad uso abitativo o di servizio, con esclusione dei beni infrastrutturali.
Sul fronte informatico, la Giunta ha previsto di proseguire l'accentramento in un unico punto specializzato, il settore dei sistemi informativi, di tutte le funzioni relative all'approvvigionamento di strumentazioni informatiche e delle interconnesse dotazioni strumentali, dalla programmazione alla individuazione delle specifiche tecniche, dalla scelta del contraente ai controlli sulla qualità delle forniture. Più dettagliato il capitolo per la riduzione delle spese telefoniche. Premesso che il Comune ha già avviato un'implementazione della propria fibra ottica per eliminare i costi di noleggio di linee telefoniche e di trasmissione dati e che, da tempo, sostiene la necessità di incrementare le comunicazioni con tecnologia VOIP (tipo Skype), nel 2016 si è deciso di mantenere la riduzione delle utenze telefoniche degli uffici abilitati a chiamare al di fuori dalla rete urbana.
Non solo. E' previsto il passaggio "della quasi totalità delle utenze di telefonia mobile aziendale al sistema ricaricabile al fine di evitare il pagamento della tassa di concessione governativa (prevista con il precedente sistema di abbonamento) e conseguire importanti e significativi risparmi sulla complessiva spesa". Razionalizzazione anche nell'autoparco comunale: dal 2006 ad oggi il Comune ha dismesso 34 autovetture e 24 mezzi operativi. "Nello stesso periodo ? si legge nella delibera ? sono state acquistate 13 autovetture e 9 mezzi operativi con una riduzione effettiva di 21 auto e 13 mezzi". Al 31 dicembre 2015, l'autoparco contava 75 veicoli tra auto e mezzi oltre alla dotazione della polizia municipale che dispone di 34 veicoli e 2 ciclomotori 50 cc..
E ancora: 1 auto di rappresentanza e 3 di utilizzo condiviso sono le auto di servizio attualmente in circolazione. La restante dotazione consiste in 11 auto assegnate ad uffici e servizi tecnici e 4 a disposizione dei servizi sociali che, con la dotazione del settore polizia municipale, non sono soggette alle limitazioni di spesa previste dalla legge. Infine gli immobili che, in massima parte, sono utilizzati ad edilizia sociale: per questo motivo non possono essere "se non in minima parte, riconducibili a misure di razionalizzazione per il contenimento delle spese di funzionamento". Nel piano del Comune sono previste vendite di immobili non più utilizzati, ma "visto il permanere della sofferenza del mercato immobiliare presente in città a causa della crisi economica" le dismissioni degli stessi sembrano di difficile attuazione.
Riccardo Santagati
