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Si lavora al gemellaggio tra Asti e Betlemme
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Si lavora al gemellaggio tra Asti e Betlemme

Dopo il gemellaggio con la città israeliana di Ma'alot? Tarshiha, ora Asti ha posto le basi per un patto di amicizia con la palestinese Betlemme. Lo ha annunciato mercoledì il sindaco Fabrizio

Dopo il gemellaggio con la città israeliana di Ma'alot? Tarshiha, ora Asti ha posto le basi per un patto di amicizia con la palestinese Betlemme. Lo ha annunciato mercoledì il sindaco Fabrizio Brignolo, sottolineando che il Comune ha ricevuto una lettera dal sindaco della città, Vera Baboun, in cui si afferma che il consiglio comunale ha approvato la richiesta astigiana di avviare un gemellaggio tra le due realtà.

«Questa iniziativa -? ha spiegato il sindaco Fabrizio Brignolo – risponde ad un ordine del giorno del Consiglio comunale, che aveva chiesto di attivare un contatto con la città palestinese. Noi l'abbiamo fatto e ora abbiamo ricevuto una risposta positiva. Un atto simbolico che può determinare, in futuro, ricadute concrete». Artefici dell'inziativa il Tavolo della pace e i volontari del Di?Svi (Disarmo e Sviluppo), i cui rappresentanti erano presenti alla conferenza stampa. Molto soddisfatto il consigliere comunale Paolo Crivelli, delegato alla cooperazione internazionale, che ha sottolineato come Asti sia «una città di pace, dove un volontariato silenzioso che lavora per gli ultimi ed è caratterizzata da uno spirito di accoglienza preso come modello da altre realtà italiane».

Le volontarie Di?Svi Anna Ferrero e Stefania Caratti hanno invece raccontato l'attività dell'unica ong (organizzazione non governativa) astigiana, fondata nel 1982, che si occupa di progetti di assistenza sanitaria e a sfondo sociale, in diversi Paesi del Sud del mondo. Tra cui, appunto, la Palestina. «Di?Svi ?- ha spiegato Stefania Caratti, che vive saltuariamente in Palestina dal 1989 per portare avanti i progetti dell'associazione -? è una terra difficile, dove si vivono i contrasti dell'annoso conflitto tra Israeliani e Palestinesi. Come associazione siamo presenti a Betlemme dal 2008, tanto che conosco personalmente il sindaco. Che, secondo me, ben simboleggia l'anima della città. Infatti è una donna cristiana, docente universitaria e mamma di cinque figli, il cui marito è stato ucciso anni fa durante uno scontro con gli Israeliani». Il tema dell'avvio del gemellaggio sarà trattato anche dalle scuole grazie ai focus di approfondimento promossi dal Comune.

e.f.

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