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Attualità
Industria e formazione

A Canelli nasce l’Accademia dei saldatori

Marmoinox avvia un laboratorio per formare addetti specializzati L’idea è di replicare con altre qualifiche nelle aziende del Consorzio Atpica

«Basta lamentarci perché non troviamo il personale che ci serve: diamoci da fare noi per primi»: Paolo Marmo a «darsi da fare» ha iniziato che era poco più che un ragazzo. L’officina che il padre Luigi aveva aperto nel 1963 ora è la Marmoinox, azienda che produce macchinari e strutture in acciaio inox soprattutto per il settore dell’imbottigliamento e del packaging e ha clienti in mezzo mondo.

 

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Paolo Marmo

Accanto a Paolo, c’è il fratello Roberto: con loro la Marmoinox è diventata una delle aziende più innovative che non smette di scommetere sul futuro. L’ultima scommessa è il «Welding Lab» una sorta di «Accademia» per imparare a diventare saldatori. «Sono figure che non si trovano più – spiega Paolo Marmo – eppure specialmente per aziende come la nostra che lavora l’acciaio, è personale assolutamente necessario».

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L’inaugurazione

Di qui l’idea di un corso che prepari sia il personale interno che quello di altre aziende oppure giovani appena usciti dalla scuola: alla presentazione c’erano anche classi (co studenti interessati) dell’Artom di Canelli. La sede è quella di Hinnovation Hill, altra «pazza idea» di casa Marmo: un incubatore di start up, il primo nell’Astigiano, a disposizione di chiunque abbia una buona idea che vuole trasformare in progetto.

«Welding Lab è la soluzione per colmare il divario tra le competenze richieste dal mercato e le abilità reali dei candidati – spiega Ivan Patti che ha seguito per Marmoinox il progetto – L’azienda mette a disposizione dei partecipanti know-how con istruttori di saldatura di altissima qualità, banchi didattici di concezione avanzata (in particolare dedicate alla saldatura TIG, tungsten inert gas) per una classe fino a 10 saldatori e percorsi verso le certificazioni di settore». Cioè chi esce da questa esperienza ha la qualifica giusta per presentarsi sul mercato di lavoro.

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L’interno dell’Accademia

L’idea è di allargare questa esperienza coinvolgendo altre aziende canellesi del settore raggruppate in Atpica, a cui fanno riferimento i principali marchi del packaging canellese: «Pensiamo a elettronici, meccanici, operatori di macchine a controllo numerico – aggiunge Paolo Marmo – Vogliamo far capire che questo è un territorio che dal punto di vista tecnologico è in continua crescita e offre occasioni di lavoro interessanti in particolare ai nostri giovani».

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A supportare l’iniziativa anche gli Enti locali. «Il nostro compito deve essere di aiutare il territorio a crescere – ha detto l’assessore regionale ed ex sindaco di Canelli Marco Gabusi – Ad esempio oggi Canelli è collegata ad Asti con nuove corse di bus e questo può facilitare gli spostamenti dei lavoratori». Di «proficua collaborazione» a parlato pure la sindaca Roberta Giovine che ha sottolineato il buon rapporto con Atpica: «Si sono messi a disposizione della Città, hanno addobbato le rotonde, incontrato i commercianti e verificato quello che si poteva fare insieme: è nata una bella alleanza».

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