Una lezione in modalità di Didattica a distanza all’aperto, sulla piazza delle scuole. È ciò che avverrà questa mattina, venerdì, a Costilgiole, a partire dalle 11. Su iniziativa delle famiglie dei piccoli alunni delle scuole primarie costigliolesi è stata organizzata una manifestazione per esprimere il dissenso alla nuova chiusura delle scuole, decisa nei giorni scorsi per i paesi del Distretto Asl Asti Sud (Nizza Monferrato) in riferimento all’aumento dei casi di Covid sul territorio (mentre ci avviamo, purtroppo, ad entrare in zona “rossa”, a conferma della criticità della situazione).
In piazza Medici del Vascello, di fronte al palazzo delle scuole, «gli alunni porteranno da casa il proprio dispositivo elettronico, una sedia, la mascherina e seguiranno le lezioni di DAD dal piazzale della scuola. Tutto si svolgerà nel rispetto delle normative e dei protocolli vigenti – annunciano gli organizzatori dell’appuntamento – La manifestazione è stata organizzata da un gruppo di famiglie per ricordare alle istituzioni che i bambini non sono da considerarsi un pericolo: si sono adattati di buon grado a tutte le disposizioni ricevute e ora il loro impegno non può essere cancellato con l’ennesima privazione della socialità a cui hanno sacrosanto diritto. La DAD non è equiparabile alla didattica in presenza perché risente inevitabilmente delle limitazioni proprie di ciascuna famiglia. Chi vive in spazi stretti, chi in situazioni di disagio, chi non ha i sistemi informatici adeguati. La scuola deve garantire a ciascun bambino gli stessi mezzi per potersi formare in educazione e socialità».
«Per tutti i bambini la scuola è il luogo deputato all’inclusione, dove i bambini imparano a conoscersi e ad accettarsi senza barriere. La DAD amplifica invece le differenze e la distanza tra bambini, li nasconde dietro a uno schermo dove diventa impossibile comunicare. E in particolare per i bambini disabili questa modalità non è proponibile, ma non lo è neppure essere confinati da soli, senza i propri compagni, nell’istituto scolastico, cosa che una volta di più finisce con il sottolineare le diversità – viene sottolineato – In assenza della scuola i bambini vengono spesso affidati ai nonni, che dovrebbero invece essere salvaguardati in virtù della loro fragilità, rischiando in questo modo di aumentare i contagi anziché contenerli. I genitori non sempre hanno la possibilità di seguire efficacemente i propri figli e non è accettabile che si ricada sempre sulle famiglie e in particolare sulle madri, spesso costrette a rinunciare al proprio lavoro per seguire i figli.
Per protestare contro le chiusure delle scuole e per chiedere che siano di nuovo, come sempre sono state, luogo aperto e protetto per tutti i bambini dove poter studiare, imparare, stare insieme, abbiamo allestito l’appuntamento di questa mattina».