Anche a Legnano, non solo ad Asti, si parla di Tar. L'amministrazione comunale della città lombarda ha infatti individuato nell'avvocato monzese Francesco Ferrari il proprio legale difensore
Anche a Legnano, non solo ad Asti, si parla di Tar. L'amministrazione comunale della città lombarda ha infatti individuato nell'avvocato monzese Francesco Ferrari il proprio legale difensore negli sviluppi del ricorso presentato dal fantino Valter Pusceddu al Tribunale Amministrativo Regionale della Lombardia. "Bighino", squalificato a vita dal Collegio dei Magistrati in seguito al turbolento dopo corsa del maggio scorso, nelle argomentazioni contenute nel suo ricorso ha chiesto tra l'altro un risarcimento di venticinquemila euro al Comune legnanese. La Giunta attualmente in carica ha però puntualizzato che «L'atto con cui è stata applicata la sanzione promana da un soggetto terzo rispetto al Comune di Legnano e precisamente dal Collegio dei Magistrati del Palio, di cui fa parte il Sindaco in veste di Supremo Magistrato delle Contrade e non di rappresentante dell'Amministrazione Comunale».
E' attesa la sentenza del Tar della Lombardia, non solo per apprendere se Pusceddu vedrà accolto il suo ricorso (e quindi avrà diritto a un risarcimento), ma anche per fare chiarezza su un aspetto fondamentale nei rapporti tra il Comune e il Palio e cioè il ruolo del Sindaco all'interno della manifestazione. Il primo cittadino infatti, troppo spesso viene identificato in ambito paliesco, con una certa superficialità, quale rappresentante dell'amministrazione nell'organizzazione dell'evento. Ricordiamo che la vicenda che originò la sanzione nei confronti di "Bighino" nacque nei box al termine della batteria che vedeva impegnati Pusceddu, fantino de "La Flora", e Andrea Coghe, "monta" di San Martino. Quest'ultimo fu aggredito e colpito con violenza al volto. Dovette in seguito sottoporsi ad un intervento chirurgico per una frattura al setto nasale.