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Un momento del mercatone di Nizza dello scorso anno
Attualità

A Nizza si fa festa ricordando San Carlo tra storia e gusto

La festa patronale di San Carlo apre le porte della stagione fredda. D’altro canto, è tradizione in città che le giostre in piazza Garibaldi, i profumi della farinata e della bagna cauda siano segno dell’autunno ormai arrivato a prendere il posto dell’estate.

A Nizza si festeggia San Carlo

La festa patronale di San Carlo apre le porte della stagione fredda. D’altro canto, è tradizione in città che le giostre in piazza Garibaldi, i profumi della farinata e della bagna cauda siano segno dell’autunno ormai arrivato a prendere il posto dell’estate.
E se per qualcuno può sembrare una brutta notizia, a Nizza ormai, soprattutto negli ultimi anni, le celebrazioni per il santo patrono cittadino sono diventate sì il preambolo del freddo, ma anche delle iniziative. Almeno quanto il Foro Boario nicese, da semplice ricovero delle automobili, si è trasformato in una sala espositiva, area per convegni e salone multimediale di tutto rispetto, in grado di dare spazio alle manifestazioni più disparate.

Dal luna park alle golosità enogastronomiche

Così è anche quest’anno: il luna park ha preso il posto delle automobili, al centro di piazza Garibaldi, per la gioia soprattutto dei più giovani; il mercato del venerdì trasloca nel centro storico, coinvolgendo anche le vicine viale Partigiani, via Tripoli, via Pistone; e ci si prepara a vivere la città forse un po’ più imbacuccati, certo, ma con molte più cose da fare e persone da vedere: all’ombra del “Campanòn”, l’inconfondibile campanile cittadino, si comincia a fare festa tra golosità enogastronomiche, bancarelle, artigianato, curiosità. E se sabato, all’interno del Foro Boario a partire dalle 10 si insigniscono i “Campanòn” anno 2019, sarà domenica che la città si accenderà di vita e di iniziative.

Il miracolo della lampada

Immancabile, la rievocazione del miracolo della lampada: quando, nella Nizza assediata del 1613, l’accensione di un lume ridiede speranza alla popolazione stremata. L’appuntamento per rivivere questo momento della storia nicese è domenica alle 11,15 alla Chiesa Vicariale di San Giovanni Lanero.

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