Un'alberata di 42 tigli sarà posta a lato del canalone che costeggia la pista ciclabile villanovese fra Borgo Stazione e il concentrico cittadino; é questo il primo passo concreto conseguente al
Un'alberata di 42 tigli sarà posta a lato del canalone che costeggia la pista ciclabile villanovese fra Borgo Stazione e il concentrico cittadino; é questo il primo passo concreto conseguente al dibattito nato fra associazioni ambientaliste, tecnici agronomi e istituzioni locali, avviato lo scorso 11 gennaio a Villanova, con la sottoscrizione di quella che è poi stata subito ribattezzata Carta di Villanova per la progettazione e gestione delle alberate.
Un incontro preparatorio, quello, e di carattere decisamente scientifico, al quale é stato dato seguito sabato scorso, sempre nell'ex Confraternita dei Batù, con la presentazione del progetto della nuova alberata villanovese, collegato alla campagna ?Adotta un Albero' lanciata dall'Associazione per la Difesa del Territorio della Piana Villanovese. Moderatore, come già per il precedente convegno, il prof. Marco Devecchi dell'Osservatorio del Paesaggio per il Monferrato e l'Astigiano, il nuovo appuntamento ha sicuramente raggiunto tutti gli obbiettivi prefissati dagli organizzatori: il Comune di Villanova, l'Associazione per la Difesa della Piana Villanovese, il Circolo Legambiente Valtriversa, l'Osservatorio del Paesaggio per il Monferrato e l'Astigiano e l'Associazione Terra, Boschi, Gente e Memorie.
Innanzitutto i 42 tigli, posti in adozione per assicurare la raccolta di fondi necessari al loro acquisto, sono andati praticamente a ruba, con una ventina di esemplari collocati già durante il convegno e altrettanti andati in prenotazione nei giorni precedenti, ma, altro importante obiettivo raggiunto e sottolineato dallo stesso prof. Devecchi, é stato il riconoscimento dato all'iniziativa dalle istituzioni e in particolare da due ministeri di primo piano come quello dell'Interno e quello per i Beni Culturali.
«La presenza fra i nostri ospiti, questa mattina – ha sottolineato Devecchi – del vice prefetto vicario Paolo Ponta, in rappresentanza del Prefetto di Asti, Pier Luigi Faloni, ci gratifica in maniera particolare, così come é di grande soddisfazione aver ricevuto via lettera la piena approvazione del Sovrintendente ai Beni Culturali della Regione Piemonte, Luca Rinaldi, il quale ha dato la propria adesione per la sottoscrizione della Carta di Villanova, che resterà poi negli archivi del comune, a futura memoria. Con questa iniziativa noi dimostriamo che si può agire e intervenire sul territorio generando sinergie con gli enti locali e le associazioni di volontariato, confrontandoci e non scontrandoci per raggiungere l'obiettivo finale, per il quale, colgo l'occasione per ribadirlo, abbiamo dimostrato di essere anche capaci di presentarci con iniziative di estrema concretezza. Se la Provincia di Asti, tanto per fare un esempio, ha problemi di fondi per far fare le indagini necessarie sulle alberate, noi siamo anche disposti a cercare di reperirli così come abbiamo trovato i soldi per l'acquisto degli alberi:, basta che ci dicano di che cifre si tratta».
Nel corso del dibattito sottolineata più volte l'importanza di garantire la sicurezza stradale nei confronti delle persone, garantendo però, subito dopo, anche la tutela e il rispetto del paesaggio e delle sue risorse naturali, a cominciare dall'intervento dello stesso vicario prefettizio Paolo Ponta, il quale ha anche ribadito: «L'importanza, peraltro sancita anche dalla Costituzione Italiana, del rispetto del principio di leale collaborazione fra Stato ed Enti Locali e fra questi e i rappresentanti di ordini professionali e associazioni di volontariato, ogni qual volta si presenti l'occasione e la necessità di agire nell'interesse comune».
Laura Ortu, vice presidente dell'Associazione di Difesa della Piana, ha poi dato appuntamento a tutti per l'8 marzo prossimo, giorno in cui i tigli, salvo maltempo o imprevisti dell'ultima ora, saranno messi a dimora con l'aiuto del personale della Provincia di Asti.
Franco Cravero