Michael Dwerk e Gregory Kershaw sono due registi americani che si sono innamorati dei paesaggi del Piemonte ed in particolare del fascino antico che emana dalla ricerca del tartufo, legata alla terra, alla solitudine dei boschi, alle ore più improbabili della notte, ad un rapporto fra il trifolao ed il suo cane che talora supera quello che si crea fra gli uomini. Da questa passione è nata l’idea di realizzare il film “The truffle hunters” che verrà distribuito in tutto il mondo e sarà un potentissimo fattore di promozione dei nostri territori.
Il film è stato presentato a “Torino film festival” ed in questa occasione i due registi sono venuti a San Damiano con molti loro collaboratori, per un saluto alle persone ed ai luoghi che hanno ispirato la loro opera. Il sindaco di San Damiano, Davide Migliasso, ha offerto loro le chiavi della città, in segno di riconoscenza per la visibilità data al territorio; a salutarli sono venuti anche il presidente della Provincia, Paolo Lanfranco ed il presidente della Fondazione CRAT, Mario Sacco. Gregory Kershaw ha spiegato che «si è cominciato a pensare al film cinque anni fa e la lavorazione è durata tre anni. Noi eravamo in vacanza e ci siamo innamorati della zona, per cui abbiamo voluto riportare in un film la nostra emozione, che ora sta facendo il giro del mondo».
Michael Dwerk ha aggiunto: «La bellezza del Piemonte si è unita all’incontro con Livio e Letizia, che ci sono stati di grandissimo aiuto e ci hanno permesso di realizzarlo. La famiglia si è poi allargata grazie ad investitori americani che sono stati affascinati dai trifolao Angelo, Sergio, Antonio e da Birba, la cagnetta che è una delle grandi protagoniste del film».
Letizia Guglielmino è la traduttrice ufficiale e Livio Franco Carlevero, presidente dell’associazione “Terre di tartufi” è stato il collegamento con il territorio, oltre che promotore della tutela dei boschi in cui nascono i tartufi: a questo fine dall’America sono giunti fondi per l’acquisto di boschi che hanno permesso di creare a Cisterna una riserva naturale intitolata al film. Presenti in piazza i trifolao che sono stati i protagonisti del film e con loro anche Birba, la cagnetta il cui padrone è deceduto lo scorso anno in un incidente: “Forse quand’ero più giovane avrei dovuto pensarci – dice nel film il vecchio trifolao a Birba – ma adesso non abbiamo bisogno di una donna, vero Birbetta ? Ci facciamo compagnia io e te.” Come si potrebbe spiegare meglio il rapporto che esiste fra il cercatore ed il cane, come non capire le lacrime di dolore quando un “boccone” avvelenato lo uccide? Tutto questo, insieme a bellissime immagini delle nostre colline, nel film lo hanno raccontato.