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Funerali di Mariangela Cotto
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Il lutto

A San Secondo i funerali di Mariangela Cotto «buon samaritano sempre pronta ad aiutare gli altri»

Chiesa gremita per l’ultimo saluto all’ex assessore regionale – Il ricordo dei pronipoti: «Sei stata più di una semplice zia»

È attraverso la parabola del buon samaritano che il vescovo di Asti Marco Prastaro ha voluto ricordare Mariangela Cotto durante le esequie che sono state celebrate, questa mattina, nella Collegiata di San Secondo. Asti ha voluto stringersi attorno alla famiglia dell’ex assessore regionale e comunale, ma soprattutto di una concittadina che ha lasciato un segno tangibile nel mondo del volontariato e del sociale con le sue innumerevoli iniziative in favore dei meno fortunati e degli emarginati.

Anche per questo a darle l’ultimo saluto sono stati presenti numerosi sindaci della provincia con la fascia tricolore, tutti i rappresentanti delle maggiori istituzioni locali, il presidente della Provincia e sindaco di Asti Maurizio Rasero, l’amministrazione comunale, il Prefetto Claudio Ventrice, il vicepresidente della Regione Fabio Carosso, il deputato Andrea Giaccone, ma soprattutto tanti, tantissimi amici e conoscenti che hanno voluto dimostrarle riconoscenza e affetto.

Il feretro è giunto in chiesa dalla camera ardente allestita nel vicino Palazzo della Provincia. Qui il presidente del Consiglio comunale, eletto la prima volta proprio nella lista civica creata da Cotto, ha lasciato un suo personale ricordo verso l’amica alla quale «bastava una telefonata per esserci sempre, per chiunque, senza guardare il colore politico». Garrone ha sottolineato quanto si sia spesa per la città, mostrando amore per il prossimo e segnando una strada «che adesso tocca a tutti noi percorrere».

La funzione religiosa è stata concelebrata dal vescovo Prastaro, dal vescovo emerito Francesco Ravinale e dal vescovo di Ivrea Edoardo Cerrato, originario di San Marzanotto e cugino di Mariangela Cotto. «La parabola del buon samaritano descrive il senso del servizio cristiano che Mariangela ha cercato di declinare con tutta la sua vita – ha detto monsignor Prastaro – È stata una donna capace di provare compassione e vicinanza verso gli altri, con gesti precisi e concreti mirati ad alleviare la loro sofferenza, Una donna dalle mille azioni, talvolta ostinata, decisa, che quando vedeva un problema si ingegnava sempre per trovare la soluzione». E ancora: «Non ha avuto figli suoi, ma è stata pienamente donna e madre proprio in questo suo portare sempre gli altri nel cuore e nei pensieri, in questo suo continuo prodigarsi a risolvere problemi. Come il buon samaritano non si è arricchita con il suo servizio perché il bene dell’altro era ciò che contava». A sostegno di questo il vescovo ha ricordato che la morte l’ha colta mentre usciva da messa, in Duomo, dove si era recata per stare vicino a un’amica colpita da un recente lutto.

Toccante il ricordo fatto dai pronipoti che hanno perso una zia, amica e compagna di vita. «Tutti voi in questi giorni ci avete ricordato quanto fosse speciale anche se per noi rimane sempre la zia. – hanno detto i ragazzi dal pulpito della chiesa – Vi ringraziamo a nome della famiglia per l’affetto e le testimonianze dimostrate. Zia, hai colto tutti di sorpresa, avevamo già iniziato a programmare la “nostra estate ragazzi”, quelle vacanze passate insieme nelle tua casa sempre aperta. Fin da quando eravamo piccoli ci hai sempre detto che volevi donarci tanti ricordi: oggi siamo qui per dirti che ne abbiamo tanti e per ringraziarti per tutto il tempo che ci hai donato nonostante i mille impegni. Sei stata più di una semplice zia e tutti noi siamo quello che siamo grazie a te. Ti vogliamo bene».

Oggi pomeriggio alle 14,30 un secondo momento di preghiera e di ricordo si svolgerà nella chiesa di San Marzanotto. Mariangela Cotto sarà poi tumulata nella tomba di famiglia del paese.

[foto Billi e Ago]

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