“Come ‘o famo?”, ‘O famo strano!”. È con l’iconica battuta di Carlo Verdone, tratta dal film “Viaggi di nozze”, che Striscia la notizia ha introdotto il servizio sulle corsie ciclabili di Asti realizzato dall’inviata Chiara Squaglia e mandato in onda lunedì sera.
«Oggi sono ad Asti dove la segnaletica stradale dei percorsi ciclabili segue una regola ben precisa: ‘o famo strano (voce di Verdone tratta dal film ndr). Ci avete segnalato che negli ultimi mesi sono spuntate, in varie zone della città, della ciclabili decisamente particolari. Allora, armata di due ruote, vado a farmi un giro per la città».
Prima tappa la pista ciclabile interrotta, ormai da molti anni, sul cavalcavia Giolitti in direzione di corso Venezia. «Pista ciclabile corredata da vegetazione spontanea, – ha osservato Chiara Squaglia – profondi crateri nell’asfalto per arrivare da nessuna parte». Ma il punto forte del servizio è stato in piazza I Maggio dove poche settimane fa il Comune ha disegnato il nuovo anello ciclabile rosso per consentire ai ciclisti di attraversare la piazza “in sicurezza” collegando la pista ciclabile di viale Pilone a quella di corso Alfieri.
«Una corsia, quella sulla piazza, fatta ad anello, proprio come un velodromo – ha continuato l’inviata di Striscia – E infatti qui sono tutti belli competitivi». Da qui a improvvisare una vera e propria gara sull’anello il passo, o meglio la pedalata è stata breve. Una gara di alcuni giri terminata con Squaglia che taglia il traguardo nella volata finale. L’inviata si è poi trasferita anche in viale Pilone dove ha mostrato un altro anello ciclabile rosso, quello all’intersezione con via Pistarino.
Ma se Chiara Squaglia ha fatto il suo lavoro da inviata “satirica” del programma di Canale 5, approfittando del fatto che alcune scelte operate nella tracciatura delle nuove corsie ciclabili sono certamente discutibili, sono le parole dell’esperto di sicurezza stradale Enrico Bonizzoli ad avere un altro peso. «Il percorso ciclopedonale non è regolare e in più finisce nel nulla, quindi è estremamente pericoloso» ha osservato sul tratto ciclabile del cavalcavia Giolitti. «Il tracciato ciclabile presente in rotatoria – ha aggiunto per quanto riguarda piazza I Maggio – espone i ciclisti a continui e potenziali conflitti con i veicoli che entrano ed escono dalla rotatoria stessa. In più è stato colorato di rosso contravvenendo alle norme prescritte. Interventi che anziché mettere in sicurezza le utenze deboli le espongono a gravi e ripetuti pericoli violando, per altro, il Codice della Strada».
Possibile che l’amministrazione comunale di Asti e gli esperti interpellati nella progettazione abbiano davvero preso un grave abbaglio sulla conformità della corsia rispetto alle norme vigenti? Perché tutto sta nel capire se qualcosa di “potenzialmente pericoloso”, come può oggettivamente esserlo attraversare in bici una piazza dove sono presenti sei intersezioni in entrata e cinque in uscita per il traffico veicolare, sia comunque in linea con le indicazioni del Codice della Strada.
Secondo la rete Asti Cambia, che rappresenta molti ciclisti di Asti e che promuove l’uso della bici in città, la corsia è a norma: «Mi permetto di chiarire, – commenta la portavoce Dennis Marcela Bejarano dopo aver visto il servizio di Striscia – che la corsia ciclabile di piazza I Maggio è a norma e diffusa in altre città del Paese. Ad Asti avevamo già una rotonda con stessa segnaletica in corso Ivrea, sulla pista ciclabile che arriva dall’ospedale e passa di fianco all’Obi. Fatta già qualche anno fa e senza nessuna polemica, forse perché non dava fastidio alle macchine».
Abbiamo chiesto anche all’assessore ai Lavori Pubblici un’analisi sulle contestazioni mosse nel servizio di Striscia, ma la replica potrebbe arrivare non prima del pomeriggio. Il sindaco Rasero, impegnato nel viaggio in Cina, ha invece fatto sapere che quando tornerà si informerà sulla questioni sollevate.