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A Torino il “road show” per ricordare che le farmacie sono un potente alleato nelle vaccinazioni

Lo scorso anno le vaccinazioni sono state scelte solo dal 4,42% della popolazione over 60 a rischio

Arriva a Torino il Road Show “Le farmacie dei servizi nel percorso di prevenzione vaccinale: la sensibilizzazione della popolazione alla prevenzione passa dalle farmacie”, organizzato da Motore Sanità, grazie al contributo non condizionante di Pfizer, che dopo aver toccato le città di Bari, Bologna, Verona e Ancona, si concluderà a Roma l’8 ottobre.

L’iniziativa ha l’obiettivo di proseguire il proficuo percorso del 2024 con istituzioni, ordine dei farmacisti e associazioni pazienti uniti a supporto delle farmacie per garantire tutto il necessario incrementando il numero delle farmacie abilitate a vaccinare e di conseguenza implementare il numero delle vaccinazioni eseguibili nella stessa farmacia, affinché da punto di distribuzione del farmaco rafforzi il ruolo di centro per i servizi sanitari territoriali per promuovere la prevenzione delle infezioni respiratorie, influenza e del Covid-19.

«La facilità d’accesso, la capillarità, il tempo a disposizione e l’orario molto lungo sono plus importanti della farmacia. Pochi numeri chiariscono il ruolo che le farmacie hanno e possono ulteriormente implementare nella prevenzione delle patologie croniche in genere e nella prevenzione vaccinale in particolare: le farmacie ogni mese vedono 1,5 volte la popolazione; nelle 1600 farmacie piemontesi ci sono oltre 4.500 farmacisti laureati a disposizione 8 ore al giorno per 5/6 giorni la settimana; anche i comuni con soli 400/500 abitanti hanno una farmacia o un dispensario farmaceutico. Oggi le farmacie piemontesi sono autorizzate a somministrare i soli vaccini Covid19 e antinfluenzali ma si spera nei prossimi mesi di essere autorizzati a somministrare anche altri vaccini come quelli per l’HPV, per l’herpes zoster, per la polmonite e per il tetano. Le farmacie sono al fianco della Regione per promuovere la prevenzione vaccinale a tutte le età», ha spiegato Massimo Mana, Presidente Federfarma Piemonte.

Nonostante la vaccinazione sia fortemente raccomandata dal Ministero della Salute alle tante categorie over 60 a rischio, il tasso di copertura raggiunto nel 2024 è stato del 4,42% confermando poca attenzione verso la prevenzione vaccinale.

 

«Per le vaccinazioni, in particolare quella anti-influenzale che in Piemonte partirà a metà ottobre, le farmacie forniscono un fondamentale supporto e contribuiscono ad estendere la copertura ad una fascia sempre più ampia di popolazione. Pertanto, il loro ruolo sul fronte della prevenzione è davvero fondamentale. Ma in generale, le farmacie sono un importante presidio sul territorio con la loro capillare presenza nelle città, nei piccoli paesi e nei centri rurali e montani. In questi anni i servizi erogati dalle farmacie in base all’accordo con la Regione Piemonte stipulato nel 2019 hanno consentito a molti cittadini di accedere alle prestazioni del servizio sanitario, avendo un’alternativa in più», ha dichiarato Federico Riboldi, assessore Sanità Regione Piemonte.

Le farmacie sono da sempre luogo di fiducia per i cittadini e quindi il loro ruolo nel migliorare il coinvolgimento consapevole nel sensibilizzarlo alla vaccinazione diventa di fondamentale importanza, basti pensare che per molte persone che vivono in zone perfieriche del nostro Paese, le farmacie rurali rappresentano l’unico punto di accesso alla prevenzione. Il farmacista potrebbe essere in grado di far superare l’esitazione al paziente, soprattutto di quello fragile, focalizzando l’attenzione sull’impatto a lungo termine del Covid e promuovendo una prevenzione non solamente stagionale.

 

Queste le parole di Monica Schina, Referente Europa Donna Piemonte, “le farmacie rappresentano oggi un presidio di prossimità fondamentale per promuovere la cultura della prevenzione e favorire la consapevolezza dei cittadini. In particolare, nel campo vaccinale, la collaborazione tra istituzioni, farmacie e associazioni di cittadini e pazienti si è rivelata decisiva per avvicinare anche i soggetti più fragili a percorsi di tutela della salute. Esperienze come il progetto Prevenill, avviato nel 2017 per diffondere le raccomandazioni del Codice Europeo contro il Cancro, dimostrano quanto sia efficace una rete che unisce il ruolo educativo delle associazioni con la capillarità delle farmacie. Solo grazie a questa sinergia possiamo affrontare le esitazioni, rafforzare la fiducia e migliorare concretamente l’adesione alle campagne di prevenzione”.

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