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A un anno dalla chiusura è ancora incerto il futuro della Casa di Riposo Città di Asti

Nuova interpellanza del consigliere comunale Malandrone che chiede al sindaco se esistano piani sull’immobile e sui servizi “congelati”

Il consigliere comunale Mario Malandrone (Ambiente Asti) ha presentato un’interpellanza indirizzata al sindaco Maurizio Rasero ponendo l’attenzione sulla delicata situazione della Casa di Riposo Città di Asti, chiusa ormai da un anno.

Un anno fa la Casa di Riposo di via Bocca, l’ex Ipab più grande del Piemonte, ha chiuso i battenti obbligando gli ospiti a trasferirsi, in pochi giorni, in altre Rsa dell’Astigiano. Nel corso del tempo, il bando per l’acquisizione della struttura è scaduto senza alcuna proposta, lasciando l’edificio attualmente inutilizzato.

Questa chiusura ha comportato anche l’arresto delle attività del Centro Diurno Ce.Di.Co per pazienti affetti da patologie neurodegenerative e ha impedito l’utilizzo dei posti convenzionati per l’assistenza agli anziani, generando un vuoto nel supporto sociale della comunità.

In quest’ottica, Malandrone chiede al sindaco Rasero di spiegare se esistano e quali siano i progetti o le iniziative pianificate per l’utilizzo futuro dell’edificio; se via siano piani per riutilizzare la struttura al fine di soddisfare bisogni sociali o sanitari della comunità; se ci siano idee per la ricollocazione del Centro diurno Ce.Di.Co per l’Alzheimer o per ricavare posti per un hospice in città. Preoccupazioni da parte di Malandrone anche per i lavoratori non ancora ricollocati e su quali garanzie ci siano per l’utilizzo dei 120 posti in convenzione non attivati. L’interpellanza solleva, infine, questioni riguardo al ruolo dell’Amministrazione comunale nella pianificazione della destinazione d’uso dell’immobile.

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