E' una delle varietà di mais autoctone più antiche e utilizzate dai nostri nonni soprattutto per la polenta. Oggi quella stessa polenta si può di nuovo mangiare grazie anche al lavoro dei
E' una delle varietà di mais autoctone più antiche e utilizzate dai nostri nonni soprattutto per la polenta. Oggi quella stessa polenta si può di nuovo mangiare grazie anche al lavoro dei richiedenti asilo ospitati nella comunità di Villa Quaglina che quest'anno hanno fatto il loro primo raccolto di mais ottofile. Grande soddisfazione per questo risultato che mette insieme accoglienza, riconoscenza, cibo e attenzione all'ambiente, visto che la coltivazione è avvenuta in modo naturale e con molte operazioni manuali, dal diserbo alla raccolta finale senza impiego di prodotti chimici. Il mais raccolto è stato macinato su pietra, come vuole la tradizione e la farina è ora in vendita a 4,50 euro al chilo più spese di spedizione. Un regalo inaspettato ma denso di significati che potrebbe davvero dare un senso nuovo al termine dono. Per informazioni e ordini contattare piamonlus@yahoo.com.