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Abbassa l'affitto del locale,il Comune ti abbassa l'Imu
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Abbassa l'affitto del locale,
il Comune ti abbassa l'Imu

Per cercare di contrastare l’impoverimento commerciale della città, soprattutto quello dovuto alla chiusura di negozi e piccole attività artigianali soffocate dal caro affitti e da tutte le altre

Per cercare di contrastare l’impoverimento commerciale della città, soprattutto quello dovuto alla chiusura di negozi e piccole attività artigianali soffocate dal caro affitti e da tutte le altre tasse dirette o indirette, l’amministrazione comunale ha deciso di applicare uno sconto sull’Imu a chi sottoscriverà canoni di affitto calmierati. Commercianti e artigiani pagheranno mensilità più basse (i tetti massimi sono stati definiti a seconda delle zone di ubicazione) e i proprietari pagheranno meno Imu finendo con l’essere incentivati a rivedere al ribasso le pretese sul canone. L’accordo è stato siglato tra Comune e associazioni di categoria.

A promuoverlo sono stati Confcommercio, Confesercenti, Cna e Confartigianato ma hanno dato adesione all’iniziativa anche Appe-Confedilizia, Appc, Confapi, Uppi, Sunia, Uniat, Fimaa, Anama, Confcooperative, Api Asti, Sicet e Anaci. Le associazioni hanno stipulato un accordo che definisce i valori dei “canoni calmierati”, in corrispondenza dei quali viene accordata un’agevolazione Imu e un fondo di garanzia. I proprietari che decideranno di aderire all’accordo avranno l’aliquota Imu ridotta da 1,06 a 0,76. A ciò si aggiunge l’erogazione di un contributo pari al 100% del costo di una fideiussione a garanzia di 6 mesi di canone, per una durata di 3 anni e fino a un tetto massimo di 500 euro. Anche chi ha già contratti in corso verranno riconosciuti gli stessi vantaggi se ci sarà l’abbassamento del canone di affitto del 20% oltre alla rinuncia dell’aumento secondo indice Istat.

«Questo accordo – commenta il sindaco Fabrizio Brignolo – segna una pietra miliare, perché per la prima volta in Italia le associazioni sono riuscite a inventare un concetto di canone calmierato e siamo riusciti a usare la poca discrezionalità fiscale che abbiamo, per incentivare il lavoro e l’economia». Soddisfatto per le intese raggiunte anche l’assessore al Bilancio Santo Cannella che aggiunge: «Per la nostra amministrazione il piccolo commercio e l’artigianato sono importantissimi non solo per l’economia ma anche per il valore sociale delle vetrine accese in città». Anche i rappresentanti di Ascom e Confesercenti, presenti in conferenza stampa, hanno trovato molto valido l’accordo siglato che identifica 10 zone (vedi articolo correlato)  dove sono stati definiti i parametri entro i quali rimanere per ottenere i benefici.

«Questo è l’inizio di un percorso, perché è evidente che si tratta di una novità che dovrà esse affinata e migliorata negli anni – conclude il sindaco – Speriamo che possano esserci altri soggetti che si aggiungano al Comune nel finanziare il fondo di garanzia».

Riccardo Santagati

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