Non è Natale senza una visita al presepe di Anna Rosa Nicola, allestito da dieci giorni nella splendida cornice dell’Abbazia di Vezzolano ad Albugnano.
Le decine di botteghe e case in miniatura sono già state meta, in questi primi giorni di apertura, di chi le meraviglie in miniatura di Anna Rosa ancora non le aveva viste e di chi invece, proprio perché le ha già viste, non vede l’ora che arrivi il periodo natalizio per tornare ad ammirarle. E scoprire l’allestimento ogni anno diverso e i “nuovi arrivi” dell’immaginario paese che prende forma dalla pazienza, la sapienza e l’arte di Anna Rosa capace di trasformare qualunque scarto, anche il più piccolo, in un’opera in miniatura.
Anche per l’edizione 2024 le novità sono tante e per chi ha voglia di approfondire il grande lavoro di Anna Rosa, c’è la possibilità di chiedere direttamente a lei i “dietro le quinte” delle realizzazioni con lo stupore continuo dei materiali usati per realizzare gli oggetti in miniatura. E quando Anna Rosa non c’è, spiegazioni altrettanto esaustive arrivano da Franca Cagliero, della Cabalesta, che ormai conosce ogni segreto degli ambienti in miniatura ed è pronta a rivelarli al pubblico. Un aiuto così prezioso che Anna Rosa l’ha riprodotta in miniatura e sistemata proprio all’inizio del percorso verso l’immaginario villaggio.
Un consiglio? Per chi ce l’ha in casa o può facilmente procurarselo, un binocolo da teatro sarebbe uno strumento ideale per guardare da vicino i mille e mille dettagli che Anna Rosa ha curato in ogni bottega, in ogni casa, in ogni ambientazione, in ogni personaggio riprodotto.
Sopra i tetti delle case in miniatura svetta la riproduzione della chiesa di Santa Maria del Babilone che si trova a Cavaglià, in provincia di Biella. «Da tanti anni mi fanno notare che mancava una chiesa nel mio villaggio, così quest’anno la chiesa è arrivata». E che chiesa.
Raddoppia il personaggio dell’arrotino: ora sono due e quello nuovo tira un carretto che è la perfetta riproduzione di quello ritrovato in una vecchia casa di Aramengo vicino al prestigioso laboratorio di restauro della famiglia Nicola.
Si ingrandisce anche l’orto, che quest’anno presenta file di diversi ortaggi invernali vicino ad una serra in legno e vetro per riparare le piante più delicate dal freddo.
E poi, al “giro di boa” del tavolo lungo una trentina di metri, l’altra novità di quest’anno, il pranzo di una famiglia contadina a base di bagna cauda, con i fujot di coccio in miniatura e la riproduzione minuziosa di tutte le tradizionali verdure di accompagnamento. Fuori dalla casa, l’anciuè (l’acciugaio) con le sue latte aperte sul carretto, un carro con svariati tipi di verdure e i barattoli in vetro che contengono frutta sciroppata. Realizzati con le fiale di medicinali da cavalli gentilmente donati ad Anna Rosa da un’amica veterinaria.
Arrivata anche una bottega tutta nuova e bellissima: è la latteria ispirata a Vigin, realmente esistita e frequentata dalla famiglia Nicola. Un elegante negozio con l’antica insegna “Latte, formaggi, burro”.
Per la felicità dei bambini è stato aggiunto un secondo laghetto cui le pecore si abbeverano; grazie ad una sapiente stesura e lavorazione della resina, l’effetto finale è straordinario. C’è un altro ambiente che ogni anno Anna Rosa cambia, ed è la Natività. «Quest’anno ho pensato ad un momento di grande intimità della Madonna, puerpera in una stalla. L’ho riprodotta nell’atto più naturale di una neo mamma: l’allattamento al seno».
Il presepe resterà aperto fino al 2 febbraio 2025 nei giorni di venerdì, sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 17 e il giorno di Natale dalle 10 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 17.