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Attualità

Nessun rischio radiazioni
per l'Acquedotto del Monferrato

Risultati rassicuranti sulla qualità dell'acqua distribuita lungo le migliaia di chilometri della rete del Consorzio dei Comuni per l'Acquedotto del Monferrato e giunge nei rubinetti di poco

Risultati rassicuranti sulla qualità dell'acqua distribuita lungo le migliaia di chilometri della rete del Consorzio dei Comuni per l'Acquedotto del Monferrato e giunge nei rubinetti di poco meno di 50 mila utenti. Parallelamente nelle scorse settimane è stata rinnovata la convenzione che proseguirà le operazioni di monitoraggio radiologico specifico volto alla salvaguardia del campo pozzi dell'Acquedotto del Monferrato. Alla firma dell'accordo, sottoscritta, presso la sede regionale dell'Arpa, dal direttore generale di Arpa Piemonte, Angelo Robotto, e dal Presidente per l'Autorità d'Ambito Astigiano Monferrato, Vincenzo Gerbi, era presente anche il Consorzio dei Comuni per l'Acquedotto del Monferrato che ha in Aldo Quilico il presidente del consiglio d'amministrazione.

La convenzione, attivata la prima volta il 30 gennaio 2009, ha il progetto comune di mantenere ad adeguati livelli di attenzione il monitoraggio ambientale radiologico dell'area del campo pozzi in una logica di tutela della risorsa idrica. Nel corso dell'ultimo anno sono state svolte, a cura dei tecnici dell'Arpa 135 analisi riguardanti campioni di acqua prelevati nei pozzi all'interno del campo pozzi di Cascina Giarrea nel territorio di Saluggia (Vercelli) dove le pompe dell'Acquedotto del Monferrato prelevano l'acqua in seconda falda dalla Dora Baltea, a circa 80 metri di profondità.

«Così come attraverso piezometri di controllo della falda superficiale – ha precisato il direttore Angelo Robotto -? localizzati sia nell'area del campo pozzi che immediatamente a monte di esso». Questo specifico monitoraggio radiologico «concorre a garantire un elevato livello di vigilanza ed una efficace azione di prevenzione -? ha rimarcato Robotto -? su un sito di particolare rilevanza per l'approvvigionamento idrico di un ampio territorio regionale che interessa 101 Comuni, appartenenti alle province di Asti, Alessandria e Torino, su un'area di 1200 chilometri quadrati».

Per l'assessore all'Ambiente della Regione, Alberto Valmaggia, «questa convenzione, e conseguentemente questo capillare controllo delle acque, è importante nel contesto dell'attività complessiva di monitoraggio del comprensorio nucleare di Saluggia. Attivare azioni congiunte tra enti per la salvaguardia del territorio è sempre più importante in un'ottica di cooperazione per garantire servizi ai cittadini, come quello dell'acquedotto, efficienti e sicuri».

Maurizio Sala

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