Cerca
Close this search box.
Acqua razionata nelle case occupate di corso Casale
Attualità

Acqua razionata nelle case occupate di corso Casale

La limitazione dell’erogazione dell’acqua nel condominio “occupato” di corso Casale era stata decisa dall’Asp a fronte di bollette non pagate

La limitazione dell’erogazione dell’acqua nel condominio “occupato” di corso Casale era stata decisa dall’Asp a fronte di bollette non pagate. E’ di mercoledì scorso l’intervento da parte degli addetti presso il palazzo per ridurre la distribuzione dell’acqua potabile: alcune delle famiglie che vivono nello stabile hanno avvisato le forze dell’ordine di quanto stava succedendo ed hanno poi messo in atto una vivace protesta, trascinando i cassonetti dei rifiuti sul corso, tanto che i veicoli hanno dovuto fermarsi.

Poi l’arrivo della polizia, che ha riportato la situazione alla normalità. Ma sottolinea l’Asp in una nota: «Abbiamo limitato l’erogazione dell’acqua al condominio di corso Casale per garantire il rispetto delle regole e nel rispetto dei cittadini che pagano le bollette». Sulla questione era intervenuto anche il Coordinamento Asti-Est, puntando l’attenzione sui disagi patiti dalle 40 famiglie che risiedono in quei palazzi, chiedendo il ripristino dell’erogazione dell’acqua e sottolineando che «ovviamente le famiglie residenti nello stabile “occupato” di corso Volta sono tuttora disponibili a pagare la loro quota di consumo».

Con la riduzione dell’acqua, risultava infatti impossibile che la stessa arrivasse ai piani superiori. «Da parte mia ho evidenziato che l’acqua è un bene primario e ho ribadito che, nelle situazioni di mancati pagamenti delle bollette, sarebbe utile che venissimo informati, per poter provvedere in specifici casi – spiega l’assessore ai Servizi sociali Piero Vercelli – Nei giorni scorsi mi è stato riferito che avrebbero installato appositi apparecchi per consentire all’acqua, pur razionata, di salire ai piani superiori ed essere così disponibile alle famiglie per le necessità fondamentali. E ripeto che, una volta a conoscenza dei casi, faremo verifiche sulle singole situazioni relative alle utenze indietro con i pagamenti».

A intervenire sulla vicenda di corso Casale è anche il consigliere Angela Quaglia, che ha presentato un’interrogazione rivolta al sindaco. «Già parecchio tempo fa avevo sottoposto il problema all’attenzione dell’opinione pubblica senza ricevere alcuna risposta», scrive il consigliere; e chiede, tra i tanti punti che caratterizzano l’interrogazione, «quante sono le famiglie occupanti e a quante persone ci si riferisce, tra adulti e minori; a che titolo continuano a permanere in alloggi occupati e che cosa ha fatto l’Amministrazione per ripristinare una situazione di legalità; a quanto ammontano i consumi e la morosità; e a quanto ammonta il mancato pagamento anche per la Tassa rifiuti.

Si chiede inoltre «se esiste una mappatura delle situazioni di difficoltà su tutta la città» e se «non si ritiene che la legalità debba andare di pari passo con il rispetto delle regole e che, in un periodo in cui le disponibilità economiche sono minori per tutti, si debba procedere con politiche efficaci, tese a evitare che certe situazioni si consolidino». Qualche malcontento si è registrato nei giorni scorsi anche nello stesso quartiere: c’è chi non ha nascosto il disappunto rispetto all’iniziativa di protesta attuata in strada una settimana fa.

Marta Martiner Testa

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Le principali notizie di Asti e provincia direttamente su WhatsApp. Iscriviti al canale gratuito de La Nuova Provincia cliccando sul seguente link

Scopri inoltre:

Edizione digitale