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«No teleriscaldamento, noi ci faremo un un giardino»
Attualità

«No teleriscaldamento, noi ci faremo un un giardino»

L’Asl mette in vendita l’area su cui dovrà sorgere il teleriscaldamento, i contrari al progetto si propongono come acquirenti

L’Asl ha annunciato recentemente la sua disponibilità a cedere a titolo oneroso al Comune di Asti le aree su cui l’impianto di Teleriscaldamento andrebbe edificato. Gli uomini del comitato del “No” al Teleriscaldamento, a fronte di questa notizia, hanno subito inviato alla Regione una loro proposta. E’ stato prospettatoall’assessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta una formale richiesta di acquisto dell’area, a nome di un folto gruppo di cittadini astigiani e di alcune associazioni del volontariato locale.

“Tale richiesta rientra nel pieno spirito del lascito testamentario – hanno affermato alcuni esponenti del gruppo – che ha consentito di destinare l’area all’edificazione dell’ospedale Cardinal Massaia. Da parte di cittadini ed associazioni vi è l’intenzione di creare in questo terreno un innovativo “giardino della salute” da mettere a disposizione del nostro nosocomio, al fine di sperimentare pratiche di benessere naturale al servizio della cura della persona ed evitare, nel contempo, che impianti industriali possano snaturarne la funzione”.

Questa azione civica è ora in attesa di conoscere condizioni e tempi per poter concorrere all’acquisizione onerosa dell’area indicata. “Forse, ora, alle nostre amministrazioni pubbliche sarà finalmente chiaro che l’alternativa ad un impianto di teleriscaldamento privato all’interno dell’area ospedaliera – ha concluso il gruppo di cittadini – è un giardino terapeutico pubblico: una importante “altra faccia della medaglia” di una società che guarda con serietà al proprio futuro condiviso.

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