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Ad Asti arriva Travaglio in difesa della Costituzione
Attualità

Ad Asti arriva Travaglio in difesa della Costituzione

Domenica sera, nel cortile della biblioteca, lo spettacolo “Perché NO – Tutte le bugie del Referendum”, primo evento organizzato dall’Associazione Guglielmo Pasta che ricorda la figura liberale dell’ex sindaco di Asti

Lo spettacolo “Perché NO – Tutte le bugie del Referendum” sarà la risposta alla visita astigiana del ministro Maria Elena Boschi, avvenuta il 5 agosto a Palazzo Ottolenghi, per promuovere le riforme del Governo Renzi e, in particolare, invitare i cittadini a votare SI a quella costituzionale. Lo spettacolo, “contro il silenzio delle tv”, vedrà sul palco il giornalista e direttore del Fatto Quotidiano Marco Travaglio e l’attrice Giorgia Salari che interpreterà proprio il ministro Boschi (riportando le frasi testuali della stessa sulle riforme volute da Renzi).
Lo spettacolo si svolgerà domenica prossima, 11 settembre, alle ore 21, nel cortile del Palazzo del Collegio (nuova biblioteca, ingresso 10 euro).
«Un’ora e mezza o poco più – spiegano gli organizzatori – per raccontare gli stravolgimenti, le follie, le storture, le forzature, le incongruenze, le bugie costruite attorno al prossimo appuntamento autunnale, quando tutti noi saremo chiamati per dire sì o no alla pseudo riforma della Carta».

Lo spettacolo teatrale con Travaglio e Salari è il primo evento ufficiale organizzato dall’Associazione Guglielmo Pasta, un sodalizio nato a 30 anni dalla morte dell’ex sindaco di Asti (27 agosto 1986). «L’associazione vuole ricordare la figura di mio padre come amministratore e sindaco della città, un liberale autentico – spiega l’avvocato Alberto Pasta – Poi vogliamo sviluppare la diffusione dei principi liberali e dello stato di diritto. Lo faremo con lo spettacolo di Travaglio, a supporto della Costituzione Repubblicana che Renzi, Boschi e Verdini mirano a stravolgere, ma anche con convegni su materie di carattere processuale/penale».
Pasta, già assessore alla legalità e trasparenza del sindaco Brignolo, prima della clamorosa e insanabile rottura, non nasconde i propri timori per quello che succederà se il Referendum dovesse confermare la riforma voluta dall’attuale Esecutivo.

«E’ sbagliata nel metodo e nel merito: non si cambia la Costituzione a colpi di fiducia da parte di un Esecutivo che impone al Parlamento una riforma a suo uso e consumo. Nel merito ricordo che i metodi di approvazione delle leggi passerebbero da due a dieci, senza considerare che sarebbero cancellati i pesi e contro pesi che sono alla base di qualsiasi democrazia occidentale. Il Senato non viene abolito ma, da elettivo, diventa refugium peccatorum di politici presi da consigli regionali e di alcuni sindaci, con tanto di immunità parlamentare. Così il potere resta in mano ai segretari di partito, esautorando l’elettorato».
Secondo Pasta, «la riforma costituzionale unita alla riforma della legge elettorale in salsa renziana creerà un accentramento di poteri nel premier senza eguali in Europa, con buona pace di quello che pensavano e sostenevano i nostri padri costituenti».

«Il vero problema del nostro Paese non è il bicameralismo, perché quando c’è l’intesa tra le Camere le leggi si approvano in meno di 30 giorni – conclude l’avvocato – Il reale cancro dell’Italia è la corruzione endemica e il legame tra questa corruzione e la politica, che dev’essere estirpato». Per informazioni sullo spettacolo o sull’associazione intitolata a Guglielmo Pasta è possibile mandare una mail agli indirizzi apasta@tin.it oppure apasta59@gmail.com

Riccardo Santagati

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