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Ad Asti mercato fino alle ore 15, ma una parte degli ambulanti scenderà in piazza per dire no

La Giunta ha allungato l’orario di un’ora a partire dalla prossima settimana – La Commissione è soddisfatta, ma G.O.I.A. annuncia una protesta e l’occupazione dell’area a oltranza

Più che una sfida a due, la disputa sul futuro del mercato di piazza Alfieri e piazza Libertà sta diventando un triangolare nel quale tre soggetti stanno portando avanti le loro istanze per trovare una quadra. Intanto le regole del gioco sono cambiate perché la Giunta comunale di Asti ieri ha approvato una delibera che rettifica, almeno in parte, la precedente decisione di chiudere il mercato alle ore 14 a partire da mercoledì 11 gennaio.

La delibera prevede che gli ambulanti in piazza Alfieri e Libertà potranno tenere i banchi aperti fino alle ore 15 per poi sgomberare l’area entro le 15,30 così da lasciare all’Asp la pulizia delle piazze. L’obiettivo è riaprire i parcheggi entro le ore 16. Era stata la Commissione Mercatale, votata dagli ambulanti e riconosciuta dall’amministrazione comunale, composta da Grazia Gigliodoro, Cristiano Maschio, Elvio Ferrero, Valerio Zanellato, Salvatore Campisi e Mario Maraventano, a chiedere al Comune di prolungare l’orario di vendita rispetto alla prima ipotesi.

Richiesta accolta dal sindaco Maurizio Rasero, dall’assessore al commercio Mario Bovino e da tutta la maggioranza con la quale si sono confrontanti. «Questa delibera conferma la disponibilità dell’amministrazione comunale al confronto costruttivo nell’interesse delle parti coinvolte – commenta Bovino – Come abbiamo più volte ribadito è intenzione di questa amministrazione supportare e venire incontro alle esigenze di tutti i commercianti che credono in questo territorio».

A tal proposito, il sindaco Rasero conferma che «verrà posta in essere ogni azione utile per sostenere l’economia locale e rilanciare il commercio in ogni sua forma». «In questi giorni, ho avuto modo di sentire alcuni ambulanti che hanno evidenziato come quello delle 14 fosse per più ragioni un orario troppo penalizzante. – racconta Rasero – Ho quindi accolto con favore la richiesta di estensione dell’orario sottoposta all’attenzione della giunta dall’assessore Bovino, proprio perché è intenzione dell’amministrazione valorizzare il più possibile le aree mercatali».

Soddisfatta la Commissione Mercatale

«I rappresentanti della Commissione del mercato unificato si dichiarano soddisfatti della collaborazione con il sindaco Rasero, con l’assessore al Commercio Bovino, con la giunta e il comandante della polizia municipale Saracco finalizzata a trovare soluzioni moderate e costruttive utili a migliorare lo storico mercato astigiano» si legge in una nota stampa del sodalizio diffusa dopo la pubblicazione della delibera di giunta. In effetti si tratta di un primo risultato che i vertici della Commissione sono soddisfatti di aver portato a casa «con il dialogo relazionandosi con il Comune per trovare soluzioni condivise».

Insomma, la Commissione eletta dagli ambulanti pochi mesi fa ha voluto andare oltre il muro contro muro consapevole che fare la guerra contro l’amministrazione comunale potrebbe rivelarsi un boomerang.

Le richieste di G.O.I.A. Gruppo Organizzato Imprese Autonome

Però c’è chi la pensa in maniera diversa. È un terzo attore che si è inserito nel confronto tra Comune e ambulanti: il G.O.I.A., Gruppo Organizzato Imprese Autonome presieduto da Giancarlo Nardozzi. Fino a questo momento, G.O.I.A. rappresenta, stando a quanto riferito dal suo presidente, 88 ambulanti contrari alla riduzione dell’orario di lavoro, al trasferimento dei banchi in piazza del Palio (che comunque è una delle priorità dell’amministrazione), ma anche contrari all’attuale dislocazione dei banchi (la famosa revisione voluta dall’ex assessore Marcello Coppo) e che chiedono una revisione della tariffa unica di occupazione degli stalli.

Proprio per questi motivi G.O.I.A. chiede al Comune di essere riconosciuto come interlocutore prima che si proceda con le riforme sull’area mercatale. «La Commissione Mercatale parla per sé dal momento che la maggior parte dei colleghi è contraria al nuovo orario – commenta il presidente nazionale Nardozzi – Chiediamo al Comune un confronto serio, di fermare la chiusura del mercato alle ore 15 perché non va bene, di riprendere in mano la dislocazione dei banchi in piazza Alfieri e di ridiscutere la questione del canone unico».

G.O.I.A., che a Torino rappresenta molti ambulanti, non è considerato dal Comune una controparte e anche per questo ha deciso di far sentire la sua voce in altro modo. Martedì prossimo, 10 gennaio, alle ore 16, G.O.I.A. organizzerà una protesta di piazza con tutti gli ambulanti contrari alle riforme “imposte” dal Comune. «Con un corteo partiremo da piazza Alfieri per raggiungere piazza Catena e Palazzo Mandela – annuncia Nardozzi – Mercoledì, invece, abbiamo intenzione di non smontare i banchi alle 15, come previsto dalla delibera, ma di restare in piazza ad oltranza».

Ma se un’ottantina di ambulanti dice no alla riforma, altri sono favorevoli e questo porterebbe a una rottura del fronte comune che la Commissione Mercatale vorrebbe evitare. Uno scisma in piena regola tra gli ambulanti verso cui il Comune potrebbe intervenire d’autorità realizzando, proprio mentre i due litiganti si danno battaglia, il trasloco definitivo in piazza del Palio.

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