Importante appuntamento per gli appassionati di arte astigiana: sabato 24 maggio, alle ore 15.30, nella chiesa di San Martino di Asti, si terrà una giornata di studio dedicata ai Pozzo, una famiglia di artisti originari di Loggio Valsolda che, tra Seicento e Settecento, svolse lavori di decorazione in palazzi e chiese piemontesi, tra cui si annoverano ad Asti la Cattedrale, San Secondo, San Martino, la chiesa sconsacrata di San Michele e palazzo Roero di Settime e Mombarone, mentre in provincia sono da ricordare a San Damiano la chiesa di San Giuseppe e a Costigliole il castello. Il loro intervento, caratterizzato da un metodo di lavoro particolarmente efficace che suscitò il favore dei committenti sia laici che religiosi, contribuì alla diffusione di un nuovo linguaggio in linea con le tendenze del barocco e del rococò.
Relatori saranno gli astigiani Ivana Bologna e Andrea Rocco che, a diverso titolo, si sono occupati dei Pozzo nei loro studi, Bruno Raspini, di Busca, autore di uno studio sulla presenza della famiglia nel Cuneese e Giorgio Mollisi, direttore del museo “Casa Pagani” di Castello Valsolda, a cui va il merito di aver pazientemente ricostruito l’albero genealogico dei Pozzo, mettendo chiarezza tra una serie di omonimie e favorendo lo sviluppo delle ricerche. Il confronto a più voci permetterà di ricostruire il quadro generale di questa significativa esperienza, ancora poco nota al grande pubblico.
La giornata di studi storico-artistici, dal titolo “Devoti inganni”, con riferimento alla tecnica dell’illusionismo architettonico o quadratura, di cui i Pozzo erano specialisti, rientra nel corso di formazione per volontari e appassionati di arte astigiana 2025 “Insieme per l’arte”, promosso dal Gruppo Culturale San Martino ODV, in collaborazione con la parrocchia di San Martino e il SICDAT, Sistema Istituti Culturali Diocesi di Asti