Sono nove le guardie ambientali, dell’omonima associazione nazionale, che operano in alcuni parchi di Asti per monitorare lo stato dei luoghi, raccogliere segnalazioni da parte dei cittadini e garantire la sicurezza intervenendo nei casi meno gravi o chiamando la polizia municipale in quelli più critici. Le incontriamo di pomeriggio al parco Biberach, davanti all’ex Maternità, mentre svolgono il loro lavoro di pattugliamento.
«Ci occupiamo di tutte le criticità ambientali, ad esempio della presenza di eventuali discariche abusive, – spiega il coordinatore provinciale e presidente Piero Luigi Masoero – Qui ad Asti abbiamo sottoscritto una convenzione triennale con il Comune e questo è il secondo anno che monitoriamo i parchi. I problemi che ci vengono segnalati più spesso riguardano la presenza di cani liberi senza guinzaglio (che è sempre obbligatorio tranne che nei recenti dedicati ndr) o di eventuali giostrine rotte. Guardiamo che il decoro dei parchi venga rispettato, che non ci sia immondizia in giro anche se, in passato, al parco Rio Crosio sulla piazzetta antistante l’ingresso abbiamo rinvenuto un materasso, stracci e immondizia varia».
Le guardie ambientali si coordinano con la polizia municipale alla quale mandano le relazioni di servizio con foto e dettagli del caso. Ma non sempre il problema è dato dall’abbandono dei rifiuti o dall’erba alta di cui spesso si lamentano i cittadini. «Ai giardini pubblici di viale alla Vittoria siamo più volte intervenuti per richiamare ragazzi che si arrampicano sui monumenti – ricorda Masoero – L’anno scorso uno dei nostri volontari è stato accerchiato da un gruppo di bulletti solo perché era stato detto loro di scendere dai monumenti».
Tutte le guardie ambientali in servizio ad Asti sono munite di un cartellino, appeso al collo, che riporta le generalità e una pettorina identificativa. Dell’associazione fanno parte anche Manuela Tidona, Roberto Grungo, Benvenuto Ghiani e Vito Morriello. Non sono pubblici ufficiali, ma persone incaricate di un pubblico servizio. Se il parco più critico di Asti continua ad essere quello dei giardini pubblici, il Biberach e il Rio Crosio vengono definitivi «relativamente calmi».
«Comunque – aggiunge un’altra guardia – dagli ubriachi non abbiamo mai avuto problemi, ma dai bulli sì. Parliamo di ragazzi di 15 anni circa, italiani o stranieri, che non hanno né educazione per il territorio né per i beni comuni. Ma consideriamo che sono gli stessi adulti che mettono i bambini sugli alberi, anche se non si può fare». In ogni caso, a parte insulti verbali, nessuna guardia è mai stata aggredita fisicamente. L’attività di monitoraggio viene effettuata dalle 16,30 alle 19,30 a rotazione nei parchi Biberach, Rio Crosio e ai giardini pubblici. A richiesta intervengono anche altrove.
Le guardie ambientali sono quasi tutti pensionati che offrono un servizio a titolo volontario a gratuito. Ma sono sempre alla ricerca di nuovi volontari da inserire nell’organico. Per proporsi è necessario aver compiuto 18 anni, non aver riportato condanne penali e godere “di una buona condotta morale”. Gli interessati possono scrivere una mail a gaditviglianodasti@gmail.com o chiamare il numero 346.6379600. La sede dell’associazione si trova a Vigliano d’Asti, in via Lorenzo Adorno 4.
[nella foto le guardie ambientali al parco Biberach]