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Ad Asti riparte il servizio di bike sharing

Da oggi i lavori per creare le stazioni virtuali dove si potranno prendere le ottanta e-bike usando un’applicazione per smartphone. Ecco quanto costerà

Saranno predisposte a partire da oggi, martedì, le venti stazioni per il nuovo servizio di bike sharing di Asti. Una flotta di 80 e-bike sta per comparire in città grazie alla decisione presa dall’amministrazione Rasero in collaborazione con l’Asp e l’azienda Vaimoo con sede a Mola di Bari. La riattivazione del bike sharing è stata possibile con un finanziamento regionale di 325.000 euro sul triennio 2022-2024. Sono previste stazioni di scambio alla stazione ferroviaria, piazza Roma, piazza Lavezzeri, ospedale, via de Gasperi, piazza Alfieri, via Grassi, largo Scapaccino, piazza De Andrè, piazza Leonardo Da Vinci, piscina comunale, corso Genova, via Sant’Evasio, piazza Nostra Signora di Lourdes, via Torchio, piazza I Maggio, via Atleti Azzurri, corso XXV Aprile, piazzale Traghetto e allo stadio.

Grazie all’applicazione per smartphone gli utenti potranno sbloccare la bici, usarla il necessario, ma poi dovranno riporla in una delle stazioni per fermare la tariffazione. Stazioni virtuali perché non ci saranno collegamenti a colonnine di ricarica, ma le batterie verranno ricaricate periodicamente tramite un servizio su minivan. Abbandonare la bici in giro non sarà una buona idea perché la tariffazione del servizio continuerà a salire e, in ogni caso, all’utente sarà inibito il futuro utilizzo del sistema di sharing. È previsto uno sconto sull’abbonamento al bike sharing per gli utenti del trasporto pubblico (che dovrebbe coprire il 90% della tariffa) e voucher di credito utili ad avere minuti gratis.

Per quanto riguarda il costo di utilizzo, gli utenti dovranno pagare un “bike pass” per prendere le bici scegliendo tra giornaliero (2 euro), settimanale (10 euro), mensile (20 euro) o annuale (50 euro). Poi si aggiungerà la tariffazione dell’uso del veicolo con un costo di 1 euro fisso di mezz’ora in mezz’ora. I pagamenti saranno effettuati tramite l’applicazione a cui si collegherà una carta di credito, ma anche i servizi di Apple Pay o Google Pay.

«La sharing mobility è una tendenza che sta guadagnando sempre più popolarità in molte città in tutto il mondo – commenta l’assessore all’Ambiente Giacomini – I vantaggi della sharing mobility includono la riduzione del traffico, l’incentivazione della mobilità sostenibile e la riduzione delle emissioni di gas serra. Tuttavia, ci sono anche sfide da affrontare, come la sicurezza degli utenti, la gestione del parcheggio e la regolamentazione del settore. In generale, la sharing mobility può essere una soluzione utile per migliorare la mobilità urbana, ma è importante che venga gestita in modo responsabile e regolamentata adeguatamente per massimizzare i suoi benefici e ridurre gli eventuali impatti negativi. Credo che Asti – conclude – debba puntare ed accettare che i tempi sono cambiati, più senso civico, più collaborazione e più rispetto reciproco servono per tutelare noi e la nostra salute».

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