La città si appresta a diventare una delle più videocontrollate d’Italia anche grazie al PISU e agli investimenti privati come oneri di urbanizzazione
Ad Asti è iniziata l’installazione delle 66 nuove telecamere di videosorveglianza pubblica, collegate con Questura, caserma dei Carabinieri e comando della Polizia Municipale. Le telecamere sostituiscono e ampliano il vecchio sistema di videosorveglianza che contava solamente 43 telecamere, molte delle quali ormai obsolete e mal funzionanti.
Le nuove telecamere di videosorveglianza saranno in parte ad ottica fissa (cinquantatre), in parte (tredici) manovrabili dalla sala operativa con possibilità di farle ruotare e ingrandire l’immagine. Tutte le immagini confluiranno in tempo reale su un server di proprietà del Comune di Asti ma resteranno visibili solo nelle tre sale operative delle forze di polizia. Saranno anche visionabili per alcuni giorni a scopo investigativo.
Il sistema sarà dotato di un software intelligente, capace di individuare comportamenti sospetti (ad esempio fermate di veicoli in luoghi vietati, creazione di piccoli gruppi di persone in luoghi sensibili, etc.) che genereranno un segnale di allarme, per attrarre l’attenzione degli agenti presenti in sala operativa.
In questo modo aumenterà molto l’utilità preventiva delle telecamere. “E’ evidente – spiega il sindaco Fabrizio Brignolo – che non si può pensare di bloccare troppi agenti in caserma per guardare cento monitor, ma è necessario che ci sia un sistema che richiama l’attenzione sulle situazioni potenzialmente di rischio”.
Il costo dell’intervento è di 300 mila euro e viene sostenuto come opera accessoria del piano urbanistico Carrera (lo stesso del ponte sul Versa).
Con i fondi regionali del Pisu erano già state aggiunte 21 nuove telecamere nella zona sud ovest della città. Nei giorni scorsi è stato aggiudicato l’appalto con cui saranno installate 18 telecamere nelle frazioni e nel corso del 2017 saranno installate 22 nuove telecamere finanziate dal governo con il Piano Periferie: seicento mila euro per raggiungere con la fibra ottica e presidiare con telecamere capaci di leggere le targhe sospette tutti gli snodi di ingresso in città.
“In questo modo – spiega il sindaco Fabrizio Brignolo – diventeremo una delle città più videosorvegliate d’Italia, anche grazie alle telecamere private installate con il contributo del comune in condomini e negozi e a quelle installate sugli autobus cittadini dall’Asp”.