Ad Asti si correrà un Palio Straordinario il primo fine settimana di giugno. E’ la decisione maturata al termine del Consiglio svoltosi nella serata di ieri, una seduta nella quale, almeno in avvio, la fazione dei no al doppio evento pareva essere la più probabile. Ma…. “non dire gatto se non l’hai nel sacco” per citare il Trap, e infatti, in conclusione, la corsa straordinaria per il 75oesimo anniversario dell’evento è stato deciso che si svolgerà.
Il Collegio dei Rettori, per voce del suo presidente Pier Paolo Squillia e attraverso un comunicato scritto, ha informato in apertura di seduta il sindaco Rasero di aver discusso della situazione negli ultimi due mesi, avanzando la possibilità di una corsa da svolgersi o l’8 giugno o il 31 agosto ma con un ostacolo apparentemente insormontabile. Vale a dire l’impegno economico raddoppiato, di fronte al quale alcuni Comitati avevano fatto marcia indietro.
Mancando l’unanimità il Collegio ha però proposto al sindaco alcuni eventi ed iniziative (Carnevale Astigiano, Notte Bianca del Palio, cene, francobollo celebrativo), a testimoniare la Straordinarietà dell’evento. Celebrazioni dell’importante ricorrenza avrebbero inoltre dovuto tenersi nel Corteo precedente la corsa di settembre.
Rasero ha ascoltato Squillia e visualizzato il documento mostratogli. Persin troppo facile prevedere quella che sarebbe stata la sua reazione. Il sindaco è partito lancia in resta:
“Mi chiedo se abbia ancora un senso l’esistenza del Collegio dei Rettori. E’ un organo inutile, all’interno del quale vi sono soltanto diatribe tra i componenti. Avevate due mesi di tempo per discutere e decidere e quanto avete proposto è sinceramente poco. Un tempo non si vedeva l’ora che arrivasse il Palio, nei Comitati la corsa era l’unico argomento a tenere banco, ora mi sembra che tutto sia cambiato. La passione che fine ha fatto? Mi sembrate delle amebe…. Ricreare l’entusiasmo di un tempo è difficile, però la passività non è certo la miglior ricetta per tenere vivo il fuoco della manifestazione”.
Il sindaco è un fiume in piena, la sua “garra” paliesca (leggasi spirito combattivo) è venuta fuori. “L’amministrazione ha lavorato tanto per cercare aiuti economici, allo scopo, più volte dichiarato, di non mettere le mani in tasca ai cittadini. Non abbiamo mai perso di vista l’obiettivo, ma da parte vostra quali segnali mi sono pervenuti? Nessuno. Forse, magari confrontandosi, attenzione, ho detto confrontandosi e non vedendomi sempre come un nemico perennemente da sfidare, avremmo ottenuto qualcosa. Però tutto questo non è accaduto. Come amministrazione ci siamo mossi trovando sponsor e contributi economici grazie ai quali lo Straordinario potrebbe essere organizzato. Mi chiedo però quale sia in proposito la vostra opinione. Ad uno ad uno vorrei che mi esponeste le vostre decisioni su ‘Palio si o Palio no’.”
La situazione per molti aspetti si è capovolta e nessuno dei Rettori interpellato ha detto no. Numerosi i si convinti, andati ad aggiungersi ad altri si con riserva ma comunque sostanzialmente orientati ad una disputa dell’evento straordinario.
Il sindaco ha poi fatto un passo in più (e che passo!) individuando quale possibile data di svolgimento della corsa il primo fine settimana di giugno. “Magari anche di sabato”.
Conclusione: Asti avrà un suo Palio Straordinario. Un Palio vero, così da evitare l’esposizione a critiche nel proporre un evento di secondo piano o parzialmente incompleto.