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Ad ogni stampa la sua tipologia di carta: scopriamo la grammatura

La grammatura è sostanzialmente il peso del foglio di carta relazionato alle sue dimensioni in metri quadrati.

Una tesi di laurea, un documento importante, il materiale cartaceo di un’azienda non possono essere stampati su carte a caso. Anche se per noi profani un foglio di carta apparentemente è solo un foglio di carta, in realtà non è affatto così. Potremmo crederlo perché di fatto questi prodotti sono stampati sempre su carte di qualità. Se per queste stampe tuttavia si fossero utilizzate carte di basso livello ci avremmo sicuramente fatto caso e avremmo storto il naso per l’incompatibilità fra l’importanza del prodotto e la qualità del supporto impiegato.

La carta economica a basso costo, tuttavia, ha anch’essa un’utilità anche se per tutt’altra tipologia di documento. Ogni genere di prodotto, insomma, ha senso di esistere per diversi obiettivi: ad ogni stampa è indispensabile mettere a disposizione la carta corretta. A questo proposito diventa importante sapere che esistono carte diverse, più o meno costose, con grammature più o meno elevate.

La carta d’identità del foglio di carta

La grammatura è sostanzialmente il peso del foglio di carta relazionato alle sue dimensioni in metri quadrati. Tale denominazione richiama l’unità di misura dei grammi: tanti più grammi pesa un foglio, tanto maggiore sarà la grammatura della carta con cui lo stesso è fatto. In base alla tipologia di stampa che bisogna fare si dovrà scegliere la grammatura più adatta.

Essa non sarà necessario misurarla da sé, ovviamente, ma viene riportata come caratteristica della risma che si acquista. Un normale foglio di carta A4, come la diffusissima carta Navigator A4 per fotocopie , per capirci, ha una grammatura di 80; mentre un foglio di giornale ha una grammatura fra 35 e 55. Questo significa che un metro di questo genere di carta pesa 80 grammi.

A caratterizzare la carta c’è anche lo spessore (ovvero la profondità del foglio) che invece si esprime con l’unità di misura del millimetro. Tanto più la carta è profonda, tanto più sarà spessa. A definire questa caratteristica è la percentuale di presenza di fibra di legno. Anche se lo spessore si definisce in modo differente rispetto alla profondità è chiaro che tanto più un foglio è spesso tanto più peserà, quindi avrà grammatura elevata. Questo non significa tuttavia che due fogli con la stessa grammatura siano identici: differenze possono esservi sia nella lavorazione che nella composizione.

Quale carta usare? Gli errori da non fare

Per non sbagliare nella scelta della carta da utilizzare per le stampe il consiglio è quello di chiedere a qualcuno di esperto, soprattutto se non si tratta di semplice carta da fotocopie. Ci sono e-commerce online che mettono a disposizione un servizio clienti di assistenza live che permette di chiedere aiuto senza perdere tempo. In ogni caso la prima cosa a cui bisogna pensare è al prodotto che si andrà a stampare. Anche se non è una regola fissa è chiaro che più sarà alta la grammatura della carta, più sarà pregiata la stampa che si effettua.

Oltre alla grammatura e allo spessore, ovviamente, ci sono anche altri elementi che distinguono una carta dall’altra. Ci sono per esempio: la lavorazione, la finitura, la trasparenza. Queste caratteristiche dipendono sostanzialmente da ciò che contiene l’impasto. Agli ingredienti classici possono infatti essere aggiunte sostanze speciali che possono modificarne l’effetto alla vista e al tatto. In molti casi queste vengono aggiunte per risparmiare sulla cellulosa, in altri per la volontà di rendere speciale la carta.

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