Cerca
Close this search box.
felix appiano
Attualità

Addio al dottor Felice Appiano, primo mossiere del Palio e “veterinario senza frontiere”

Aveva 95 anni, la notizia della sua morte è stata data a funerali avvenuti. Una lunga carriera fra professione, amore per i cavalli e volontariato

Aveva 95 anni

La discrezione e la signorilità che hanno sempre caratterizzato la sua vita hanno segnato anche la cifra del suo addio.

Solo a funerali avvenuti in forma strettamente privata, infatti, è stata data la notizia della morte del dottor Felice Appiano, noto veterinario astigiano, avvenuta all’età di 95 anni.

Il dottor Appiano, Felix per amici e colleghi, padre di Antonella ed Alessandra, ha speso la sua lunga ed intensa vita tra la professione da veterinario e l’altrettanto importante attività di volontario in progetti di sviluppo per conto di associazioni che operano prevalentemente in Africa e, nello specifico in Congo.

Diplomato al liceo classico e laureato in medicina veterinaria, ha conseguito diverse specializzazioni e ha firmato 19 pubblicazioni scientifiche nel suo campo.

Fra i fondatori della Società Italiana di Veterinaria Tropicale

E’ stato cofondatore della Sitro, la Società Italiana di veterinaria tropicale, una onlus della rete europea di Veterinari senza Frontiere (nella foto Appiano è al centro ad un incontro Sitro) che è stata l’associazione del quale è stato presidente e che ha fatto crescere negli anni lavorando a numerosi progetti.

Sue sono state numerose consulenze per migliorare le selezioni negli allevamenti africani e uno dei suoi ultimi progetti fu proprio in Congo per migliorare la produzione lattea e la trasformazione casearia.

Animato da una profonda fede e da una grande empatia, il dottor Appiano aveva la capacità di mettere insieme con abile diplomazia le tante tessere di ogni progetto. Sapeva porsi con la stessa eleganza di gesti e  competenza sia nei confronti degli  alti funzionari della cooperazione internazionale come dei pastori e degli allevatori che aiutava a crescere.

Competenza e umanità

Senza mai girare lo sguardo dall’altra parte, perchè la grande umanità che muoveva le sue azioni di veterinario non lo abbandonavano quando assisteva alle carneficine troppo spesso frequenti in alcune aree dell’Africa.

In redazione ricordiamo le sue disperate lacrime  nel raccontare il lago Kivu, ai confini con il Ruanda, rosso del sangue delle persone massacrate nella ferocia della guerra civile. Lo raccontò nel corso di un’intervista che uscì su La Nuova Provincia circa 25 anni fa.

Diede “la mossa” alla ripresa nel 1967

Ma anche il mondo del Palio piange la scomparsa del dottor Felice Appiano  uno dei fautori della rilancio della manifestazione a metà degli anni sessanta, attivissimo su più fronti nel dare forza all’evento rinato con le sue idee e la sua propositività.

Veterinario all’avanguardia per i tempi, Appiano fu uno dei primi a dedicarsi ai cavalli e ai grandi animali in particolare. La sua poliedricità e preparazione lo portarono in ambito paliesco a ricoprire la carica di mossiere nell’anno della ripresa, il 1967.

Felice Appiano, a destra, con il collega Andrea Brignolo

Lavorò per il rilancio del Palio

Fondamentale la sua collaborazione con l’allora Sindaco Giovanni Giraudi e con il Capitano Giovanni Pasetti. Era il Palio, per intenderci, di Rettori quali Lorenzo Ercole di San Martino San Rocco, Piero Visconti (San Pietro), Giuseppe “Pippi” Graziano (San Paolo), Renzo Vallarino Gancia (Canelli), Giovanni Sabbione (Torretta), Giacinto Occhionero (Don Bosco, che portò a casa il Drappo dipinto da Gea Baussano) e Giuseppe “Puciu” Salla (Santissima Annunziata – Ponte Tanaro). Appiano, ai tempi, si battè con Giraudi per fare in modo che la manifestazione avesse ampia visibilità sui canali RAI e in piccola parte i due vinsero la loro battaglia: il programma Cronache Italiane dedicò al nostro Palio, appena rinato, un servizio di cinque minuti.

La sua passione per i cavalli Appiano la manifestò anche partecipando a diverse competizioni ippiche in qualità di “driver” nel “trotto”. E sul suo “sulky” riuscì a togliersi delle belle soddisfazioni. Un veterinario da corsa.

Daniela Peira e Massimo Elia

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Le principali notizie di Asti e provincia direttamente su WhatsApp. Iscriviti al canale gratuito de La Nuova Provincia cliccando sul seguente link

Scopri inoltre:

Edizione digitale
Precedente
Successivo