Tutto nasce da un’interrogazione in Consiglio comunale presentata dal Pd, dai Verdi e dal gruppo Prendiamoci Cura di Asti con oggetto la sicurezza sismica degli edifici scolastici. Un tema ricorrente anche da parte dell’amministrazione Rasero che nel corso degli anni ha più volte sottolineato come i lavori di rifacimento dei plessi scolastici hanno previsto, nella maggior parte dei casi, quando gli edifici sono stati ricostruiti, l’adeguamento antisismico dei fabbricati. Ma in alcuni edifici questo adeguamento non è ancora stato fatto e, secondo i gruppi di minoranza, «la restituzione di ingenti somme dei fondi Pnrr dedicate alla riqualificazione di edifici scolastici, in particolare per la scuola Martiri e la scuola dell’infanzia Santa Caterina, è stata causata da indagini progettuali che hanno evidenziato problemi di “vulnerabilità sismica” e la necessità di interventi più invasivi di quelli previsti dal progetto del Comune».
Da qui la richiesta dell’opposizione di sapere quali scuole siano strutturalmente adeguate per sostenere un terremoto di forte intensità e quali devono essere oggetto di interventi strutturali. La risposta è stata data da vicesindaco Stefania Morra che precisa fin dall’inizio come Asti si trovi «in una zona 4 secondo la classificazione sismica regionale, quella a minore rischio». Ad oggi è stata verificata la vulnerabilità sismica degli edifici per i quali, nel corso degli anni, sono stati assegnati fondi per la progettazione o l’esecuzione di lavori: Santa Caterina, Martiri, Pascoli, Baussano, Buonarroti, Anna Frank, Rio Crosio, Portacomaro, Laiolo, De Benedetti, Cagni, Lina Borgo, asilo Scoiattolo e la vecchia Jona.
«Tutte le scuole del Comune – continua Morra – sulle quali non si è intervenuti negli ultimi anni con lavori di adeguamento sismico non possono essere sismicamente adeguate, essendo state progettate e costruite in un territorio considerato non a rischio sismico. Le scuole Baussano, Buonarroti, De Benedetti, Scoiattolo e la nuova Jona sono sismicamente adeguate; le scuole Pascoli e Borgo sono state oggetto di interventi di adeguamento statico e lieve miglioramento sismico; le scuole Martiri e Santa Caterina devono essere demolite e ricostruite per poter conseguire l’adeguamento sismico in quanto il costo di un intervento sulle strutture esistenti sarebbe superiore. I progetti delle scuole Rio Crosio e Laiolo prevedono l’adeguamento sismico delle strutture».
[nella foto la scuola materna Santa Caterina]