Adrian, archiviato il 2022, sicuramente starai già lavorando in vista dell’annata paliesca che verrà….
«Terminati i Palii del 2022 mi sono preso un paio di mesi per riposare e ricaricare le batterie. Dal primo di dicembre sto lavorando tutti i cavalli che ho qui in scuderia.»
Di quanti soggetti disponi attualmente?
«Nove, sette dei quali nei miei box più uno a Pisa e uno in Sardegna. Sono tutti mezzosangue. I sette che ho qui sono Red Riu, Sultano da Clodia, Carilbom, Aiò su Nanni, Benito, Cristal Grey e Carrasegare.»
Alcuni di questi ti hanno già riservato delle grandi soddisfazioni….
«Si, l’impegno quotidiano che ci ho messo nel prepararli è stato ben ricompensato. Su tutti citerei certamente Red Riu, un mezzosangue che ha scritto pagine importanti un po’ in tutti i Palii d’Italia.»
Anche ad Asti ha fatto molto bene lo scorso settembre.
«E’ un cavallo di cuore, generoso, che, nonostante gli anni, su una posta difficile come Asti, ancora una volta ha saputo farsi apprezzare.»
E’ giunto per lui il momento della pensione?
«Direi che ci siamo quasi. Nel 2023 Red Riu lo utilizzerò solo a Castiglion Fiorentino.»
Andiamo a scoprire quelli che saranno i tuoi impegni nel 2023.
«L’elenco è piuttosto lungo, perchè ho contatti ed ingaggi già praticamente consolidati un po’ in tutti i principali Palii.»
Con una eccezione però.
«Chiaro il tuo riferimento a Siena. Ma come già ho avuto modo di dire e ripetere più volte e in diverse circostanze, ormai ci ho messo una pietra sopra. Lo ritengo un capitolo chiuso. Mi concentrerò al meglio su tutte le altre competizioni alle quali prenderò parte.»
Sarai presente a Buti?
«Mi hanno cercato tre diverse Contrade, ma preferisco non andarci. Il mio primo Palio del 2023 sarà Bomarzo.»
E a seguire?
«Poi procederò rivolgendo per ovvi motivi un occhio particolare a Fucecchio, un Palio importante dove la “tratta” avrà come sempre un peso specifico rilevante. A Ferrara ci sarò, e poi sarò al canapo a Castiglion Fiorentino, Bientina e Feltre, tutte piazze dove ho ho sempre ottenuto risultati di spicco. Senza dimenticare appuntamenti quali Casole d’Elsa e Fermo.»
I soggetti di cui disponi ti garantiscono partecipazioni ad alto livello….
«Quando trovo ingaggio per prendere parte ad un Palio faccio valutazioni attente sulla pista, sul fondo della stessa e sulla difficoltà della corsa, legata talvolta al dover disputare batteria e finale. E per ogni Palio scelgo il cavallo più adatto in base alle caratteristiche in suo possesso, alle sue doti di adattamento alla pista, alle potenzialità e allo stato di forma. Pertanto avere una scuderia ben fornita è fondamentale.»
E poi c’è Asti, un Palio dove hai mostrato di poter dire la tua.
«Ad Asti la pista è tecnica e difficile e mi ha affascinato. Dopo la brutta caduta con San Secondo, senza la quale sono certo avrei potuto dire la mia, ho trovato a Santa Caterina uno straordinario gruppo di persone. Un Rettore come Nico (Nicoletta Sozio, n.d.r.) che per me ha avuto sempre belle parole, ragazzi entusiasti e tante persone che mi hanno messo immediatamente a mio agio. Mi sono trovato bene fin da subito. L’anno passato ho puntato forte su Red Riu, perché, nonostante l’età mi forniva garanzie precise. Era in grande forma e in pista lo ha dimostrato.»
E in ottica 2023? Idee, sensazioni e proponimenti?
«Premesso che prima di Asti ci sarà tutta una stagione da affrontare, ho idee precise sui soggetti da utilizzare. Le sensazioni sono positive ed i proponimenti sono chiarissimi. In questo 2023 ad Asti alzerò l’asticella e punterò decisamente alla vittoria. Inutile nascondersi. Il successo è l’unica cosa che conta. E credo che i presupposti ci siano tutti. Avrò ovviamente bisogno anche di un pizzico di buona sorte. Santa Caterina non ha mai smesso di seguirmi da quando è iniziato il nostro rapporto e farò di tutto per ripagare al meglio il Rione rossoceleste.»