Si è svolto in Prefettura il tavolo istituzionale chiesto dai sindacati Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uiltucs Uil per discutere sul ruolo delle guardie giurate all’interno dell’ospedale Cardinal Massaia, a pochi giorni dall’ultima aggressione al Pronto soccorso che ha acceso nuovamente il dibattito a livello locale.
All’incontro hanno preso parte il Prefetto Claudio Ventrice, il questore Marina Di Donato, il comandante provinciale dei Carabinieri, Giovanni Di Niso, il comandante provinciale della Guardia di finanza, Salvatore La Bella, il direttore generale della Asl di Asti Giovanni Gorgoni e i vertici di Allsystem SpA, l’istituto di vigilanza che si occupa della sicurezza in ospedale.
Le richieste e i commenti
“Innanzitutto – commenta Giovanni Pulzella (Fisascat Cisl) – è emerso che il Piano di prevenzione siglato nel 2024, volto alla prevenzione contro le aggressioni agli operatori sanitari, sta funzionando. Le guardie giurate, così come gli operatori sanitari, hanno infatti a disposizone un pulsante che, se azionato, consente alle forze dell’ordine di collegarsi alle telecamere interne, dato che ne sono state collocate 21 collegate alle centrali operative. Tuttavia abbiamo voluto chiedere l’incontro per riportare all’attenzione la questione della formazione. Le guardie giurate hanno necessità di maggiore preparazione rispetto a quella già prevista dagli istituti di vigilanza privata, soprattutto per i giovani che svolgono questo ruolo come primo approccio al mondo del lavoro. Sappiamo che la formazione è in capo alle aziende, ma abbiamo voluto ribadirne la necessità dato che si tratta di una qestione che ci sta molto a cuore. Inoltre abbiamo chiesto che le guardie giurate in ospedale siano dotate di giubbotti antitaglio, che in pratica hanno le stesse caratteristiche dei giubbotti antiproiettile. Nei confronti di entrambe le richieste l’istituto di vigilanza ha mostrato apertura e disponibilità”.
Mario Galati (Filcams Cgil) ha poi posto l’accento sulla necessità di proteggere maggiormente la postazione delle guardie giurate al Pronto soccorso. “Le guardie giurate – sottolinea – sono formate essenzialmente per maneggiare e utilizzare l’arma – afferma – ma in questo caso servirebbe una formazione indirizzata all’approccio corretto con persone in stato di alterazione, come successo in occasione dell’ultima aggressione, costata a due addetti rispettivamente 30 e 5 giorni di prognosi. Inoltre abbiamo chiesto che l’istituto fornisca alle guardie giubbotti antitaglio e che la postazione delle guardie giurate al Pronto soccorso sia maggiormente protetta. Richieste nei confronti delle quali ho riscontrato apertura da parte dell’Asl e dell’istituto di vigilanza. Positivo anche il fatto che la questione all’ordine del giorno sarà monitorata costantemente con altri incontri”.
“Gli spuinti di confronto oggetto dell’incontro – ha aggiunto Francesco Di Martino ( Uiltucs Uil) – sono stati numerosi. Il supporto nella formazione delle guardie giurate che abbiamo richiesto, e su cui puntiamo molto, è secondo noi importantein particolare per un sito sensibile come può essere un ospedale. Gli addetti che vi lavorano, infatti, devono essere maggiormente preparati per sapere come comportarsi in attesa delle forze dell’ordine”.