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Mondo agricolo

Agricoltori Autonomi, da Crivelle di Buttigliera si chiede la legge che certifichi i costi di produzione

Uno dei temi più importanti trattati durante l’incontro con il presidente dell’associazione. E dalla Camera arriva un primo sì

E’ uno di quegli aspetti del mondo imprenditoriale agricolo meno conosciuto ai consumatori e a chi non si occupa da vicino dei bilanci delle aziende, ma è un nodo fondamentale per tutti gli agricoltori che sono scesi in piazza con i loro trattori per attirare l’attenzione sul rischio di “estinzione” economica.

Riguarda i costi di produzione e lo ha spiegato bene Gabriele Ponzone, presidente della neonata associazione Agricoltori Autonomi Italiani, sulla scorta proprio della protesta dei trattori, durante un giro di colloqui sul territorio per presentare la nuova compagine e le priorità che si è data.

Nei giorni scorsi si è tenuto l’appuntamento in frazione Crivelle di Buttigliera d’Asti, davanti ad un salone affollato dagli agricoltori della zona.

«Chi l’avrebbe detto, tre mesi fa, che ora saremmo stati qui con una nuova voce dal mondo agricolo che è riuscita a farsi sentire e a farsi rispettare? – ha detto Ponzone – Questo giro di riunioni che stiamo facendo in tutta le province di Alessandria, Asti e Cuneo servono anche per raccogliere le criticità specifiche di ogni singola porzione di territorio per portarle nei coordinamenti provinciali».

E ha parlato nello specifico dell’urgenza di una legge sulla certificazione dei costi di produzione.

«Ce l’hanno tutte le categorie produttive meno la nostra – ha detto il presidente – e questo “buco” ci mette nelle mani delle multinazionali e dell’industria agroalimentare che ci ritira i prodotti ai prezzi che vogliono loro, senza tenere conto, appunto, di quanto spendiamo per arrivare alle forniture finali».

Dunque uno strumento legislativo e tecnico che eviterebbe a monte una delle piaghe delle medio-piccole imprese agricole: la vendita sotto costo.

Ed è proprio di questi giorni la notizia che arriva dalla Camera dei Deputati: è stato approvato il disegno di legge che contiene la proposta per stabilire i prezzi minimi per i costi di produzione agricola. Tra le novità che ha introdotto nel computo dei costi di produzione anche quello delle materie prime, dei servizi connessi alla produzione, quelli necessari per la commercializzazione e la vulnerabilità dei prodotti agli eventi climatici. Tema, quest’ultimo, particolarmente attuale. La proposta di legge deve ancora passare al vaglio del Senato.

Perchè poi, se è vero che gli aiuti provenienti dalla Pac, la politica agricola comunitaria, vanno a sostenere la sopravvivenza degli agricoltori, è anche altrettanto vero, ha sottolineato ancora Ponzone, che attualmente dei fondi stanziati l’80% viene diviso fra le grandi aziende e solo il 20% finisce alle medie e piccole che, soprattutto in Italia, sono l’ossatura dell’intero comparto e garantiscono una biodiversità unica al mondo.

La nuova associazione ha ripetuto fin dagli albori di non volersi assolutamente sostituire a quelle storiche di categoria, però ha anche voglia di un po’ di sana competitività. Per questo motivo chiede di aprire di più ai liberi professionisti per quanto riguarda i cosiddetti CAA (Centri di assistenza agricola) specializzati nella tenuta della contabilità ma anche nelle procedure amministrative, consulenza, gestione e sviluppo delle aziende agricole.

«Un maggior pluralismo in questo ambito – ha ripetuto Ponzone – creerà un circolo di concorrenza virtuosa che porterà inevitabilmente ad abbattere i costi per noi aziende utenti».

L’incontro a Crivelle, che si è chiuso con una proficua campagna di tesseramenti di nuovi soci, è stato anche l’occasione per il presidente e per gli altri referenti di ricordare a tutti che la stagione della protesta in piazza non è ancora affatto finita e che se non si vedranno muovere dei passi nella direzione richiesta, gli agricoltori torneranno a far sentire forte la loro voce.

Intanto è stato calendarizzato per giovedì 25 aprile, alle 21, nel salone comunale di Rocchetta Tanaro un altro incontro. Un “ritorno” a tutto dove è nato visto che proprio lì ha visto la luce l’associazione e il suo primo direttivo.

 

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