Il tema della biodiversità in agricoltura è stato al centro degli incontri “Le mie impronte sul Pianeta”, svoltisi all’istituto Sella nell’ambito delle proposte formative del Progetto Diderot, promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Torino.
«Valeria Carini, laureata in Biologia ambientale – spiegano dal “Sella” – ha parlato del rapporto tra biodiversità e agricoltura, generalmente condizionata dal raggiungimento della massima resa, dopodiché ha illustrato l’obiettivo europeo da raggiungere a questo proposito, il “Green deal – Farm to Fork”. L’obiettivo è trovare il corretto equilibrio tra sostenibilità, consumo di risorse, rifiuti, produzione e guadagni».
La relatrice si è soffermata sulla frutticoltura e sulle numerose “cultivar” presenti fino agli anni ’60 che non si trovano più sul territorio, portando come esempio quello delle mele.
L’attività di simulazione
«Si è poi parlato degli obiettivi da raggiungere – continuano – tra cui la riduzione del 50% dell’uso di fitofarmaci chimici e la sensibilizzazione alla sostenibilità. A seguire, poi, gli alunni delle classi I A, II A e II B sono stati coinvolti in un’attività di simulazione, gestendo tre aziende di produzione di mele che dovevano fare i conti con la propria impronta ecologica in base al metodo di produzione adottato: integrato, biologico o biodinamico».