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Attualità
Il caso

Agricoltura, il M5S punta il dito contro Origlia: «È assessore del Comune o di Coldiretti?»

Presentate due interpellanza dopo la rivelazione che l’associazione di categoria di Asti ha finanziato in parte la sua campagna elettorale: «Si dimetta»

È una bufera politica quella che ad Asti si sta alzando sull’assessore all’Agricoltura Riccardo Origlia. Ben due distinte interpellanze, presentate dai consiglieri Massimo Cerruti (Movimento 5 Stelle) e Mario Malandrone (Ambiente Asti), chiedono conto all’assessore, eletto tra le fila della Lista Maurizio Rasero Sindaco e poi “promosso” in giunta, di spiegare in maniera approfondita come sia nato il sostegno ottenuto dalla Coldiretti di Asti la quale, nel 2022, ha finanziato 7.500 euro della sua campagna elettorale e quali politiche abbia adottato in favore degli agricoltori o, più in generale, del comparto agricolo del capoluogo.

«Nel momento i cui l’attuale assessore all’Agricoltura si fa finanziare la campagna elettorale per il 95% della somma totale da un’associazione di categoria degli agricoltori – scrive Massimo Cerruti – e successivamente, grazie anche a quello, diventa lui stesso assessore all’Agricoltura pone in atto uno dei più clamorosi conflitti di interesse. L’assessore è a conoscenza del fatto che la Coldiretti, in base alle sue regole interne, non può elargire contributi ai candidati? A seguito delle parole improntate all’equidistanza del Delegato Regionale (della Coldiretti ndr) e all’avvicendamento del Direttore provinciale, l’assessore Origlia come intende rispondere al conflitto di interessi? Intende restituire la somma di 7.500 euro oppure organizzare una cena di ringraziamento a favore degli agricoltori con musica e cantanti?». Secondo il Movimento 5 Stelle, Origlia «dovrebbe chiedere scusa agli associati Coldiretti di Asti e, oltre a restituire la somma, dimettersi dalla carica».

Non solo il M5S, ma anche il gruppo Ambiente Asti interviene sul caso. Per il consigliere di minoranza Mario Malandrone la questione non è solo di opportunità, ma anche di progetti e iniziative messe o non messe in campo per sostenere l’intero comparto agricolo in un momento molto delicato. Per questo nella sua interpellanza chiede a Origlia «quali siano le principali iniziative promosse dal suo assessorato per sostenere gli agricoltori astigiani; cosa abbia fatto in due anni per il settore, anche vista l’investitura economica elettorale; quali politiche siano state fatte per valorizzare la crescita delle aziende “bio”; quale opinione abbia della scelta di cambiare destinazione d’uso al Mercato Ortofrutticolo in vista di un’alienazione della struttura; quali somme siano state messe a bilancio sull’Agricoltura nel 2022, 2023 e quali nel 2024». Malandrone domanda inoltre all’assessore «quale opinione abbia sul collegamento Sud/Ovest che andrebbe a colpire un’importante area produttiva agricola e di grande interesse paesaggistico». E ancora: «Com’è nato il finanziamento della campagna elettorale? Per una decisione della Giunta della Federazione o per le doti tecniche in campo agricolo dell’assessore?».

Mentre Origlia, interpellato dal nostro giornale sulle due interrogazioni, replica che risponderà in Consiglio comunale, la Coldiretti ha già fatto sapere che sul collegamento Sud/Ovest boccia l’ipotesi del tracciato giallo, quello più probabile, che andrebbe a creare danni soprattutto ad allevatori e agricoltori con attività tra corso Alba e Variglie.

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