Si è svolta la conferenza dei servizi sull’Agrivillage, successiva a una riunione tenutasi a Torino, utile per l’attivazione dell’accordo di programma con la Regione finalizzato al riconoscimento della localizzazione L2 in località Val Rilate
Si è svolta la conferenza dei servizi sull’Agrivillage, successiva a una riunione tenutasi a Torino, utile per l’attivazione dell’accordo di programma con la Regione finalizzato al riconoscimento della localizzazione L2 in località Val Rilate dove potrebbe sorgere il nuovo insediamento commerciale. All’accordo di programma partecipano la Regione, la Provincia e il Comune di Asti e si tratta di un passaggio indispensabile nell’ancora lungo iter amministrativo necessario a concedere tutte le dovute autorizzazioni ai proponenti. Un tema, l’Agrivillage, riemerso anche in Consiglio comunale e sul quale le opposizioni hanno chiesto chiarezza al sindaco Rasero.
«Servirà un confronto con i soggetti, – ha spiegato Rasero – ma non ho ancora avuto modo di incontrare i proponenti da quando sono diventato sindaco. Di certo ci confronteremo con loro, senza no a priori, tenuto conto che senza una variante urbanistica non potranno fare alcunché su quei terreni». Rasero ha però evidenziato che «oggi, quei prati, sono zone industriali e che se qualcuno volesse costruirci sopra dei fabbricati, anche brutti, potrebbe farlo». Questo non vuol dire sì al progetto Agrivillage, ma uno schietto, e si pensa risolutivo, confronto prima di avviare l’iter burocratico che prevede non solo il riconoscimento L2, ma anche la modifica del piano commerciale, quella del piano urbanistico con più letture delle pratiche tra Regione e Consiglio comunale. Pochi i dubbi che il riconoscimento della localizzazione commerciale non venga concesso ed è per questo che la partita si giocherà, anche ma non solo, nella commissione urbanistica comunale.
Una commissione, però, su cui le forze di minoranza hanno già sollevato critiche per l’intenzione della maggioranza di inserirci quattro suo consiglieri su cinque posti disponibili. Il presidente del Consiglio Boccia, interpellato sulla composizione della commissione replica: «Il presidente non entra mai nel merito politico delle varie questioni e delle pratiche, ma auspica che una soluzione verrà trovata andando incontro alle varie richieste dei gruppi».
Riccardo Santagati