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Ai pompieri di Canelli un piccolo tabletper ritrovare le persone negli incendi
Attualità

Ai pompieri di Canelli un piccolo tablet
per ritrovare le persone negli incendi

E' un po' più grande di un palmare, di quelli usati per la lettura dei contatori, ma la sua funzione può cambiare il corso della vita di chi si trova in situazioni di pericolo. In gergo è

E' un po' più grande di un palmare, di quelli usati per la lettura dei contatori, ma la sua funzione può cambiare il corso della vita di chi si trova in situazioni di pericolo. In gergo è la "termocamera", riflettore di termografia che permette di rilevare i raggi infrarossi emessi dalle fonti di calore. Da poco più di due settimane è in dotazione al distaccamento canellese dei Vigili del Fuoco Volontari donata dalla Arol, azienda leader nel settore enomeccanico con sede in regione Secco. «Uno strumento utilissimo per il nostro lavoro -? spiega il capogruppo Marco Grasso, che dal settembre scorso ha sostituito lo "storico" team leader Mauro Mazza -, che ci permette di individuare in una frazione di secondo le fonti di calore in mezzo al fumo degli incendi».

Catturando le emissioni a infrarosso che sprigiona il fuoco, ma anche il corpo umano, il rilevatore ipertecnologico guida gli operatori verso le aree più a rischio. «Spesso ? aggiunge Grasso ? in capannoni industriali o in case saturi di fumo denso si rischia di non individuare subito la base dell'incendio, perdendo tempo prezioso. Con questo strumento, invece, possiamo andare a colpo sicuro. Così come possiamo individuare, anche di notte oltre che in situazioni come quelle descritte, persone svenute o in pericolo perché la termocamera "legge" le onde a infrarossi emesse dal corpo umano».

Attrezzatura, l'ultima, che si aggiunge alla strumentazione e ad un parco-mezzi importante. I volontari in forza al distaccamento canellese sono una ventina. «Ma abbiamo almeno una decina di richieste di nuovi ingressi in stand by perché non si riescono ad organizzare i corsi di formazione e addestramento» spiega il capogruppo. Colpa della spending review che, anche nel settore della prevenzione e della sicurezza, ha picchiato duro. «E dire che noi non pesiamo sulle casse dell'organizzazione, se non in alcuni costi vivi (divise, carburante, telefono n.d.r.): la sede ci è messa a disposizione dal Comune così come le spese sono a carico dell'amministrazione, gli sponsor ci assicurano l'acquisto delle attrezzature». Il distaccamento dei Vigili del Fuoco Volontari di Canelli, oltre che al territorio comunale, guarda anche alla Valle Bormida e ai centri del circondario.

«Ottima la collaborazione con i colleghi di Nizza, Santo Stefano Belbo e di Asti» assicura Grasso. Che conferma come «il 2015 si sia aperto con un numero maggiore di interventi rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente». Ed è proprio l'esigenza di rispondere sempre meglio alle richieste che arrivano da più parti che la onlus Amici dei Vigili del Fuoco Volontari di Canelli guidata da Raffaele Cordaro e dal segretario Filippo Turco, alla quale fanno capo le donazioni e le sponsorizzazioni, lavora su due progetti: l'acquisto di un "cestello" mobile e di una cesoia taglia-lamiere portatile. «Contiamo sul buon cuore dei cittadini e gli aiuti dalle azienda» chiosa Marco Grasso. Senza dimenticare l'intitolazione della struttura. «La dedicheremo a Devis Marenco, il volontario e amico che non dimenticheremo mai».

Giovanni Vassallo

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