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Al castello di Costigliole la storia degli Asinari e il ritorno a casa dell’archivio conservato a Trequanda

«Un momento storico», lo ha definito il sindaco di Costigliole Cavallero. E la famiglia Balduzzi in omaggio all’eccezionale evento ha in via straordinaria aperto le porte del giardino privato

La passione per la storia del proprio paese, la responsabilità di amministrare quel Comune, la sensibilità per la memoria e l’importanza delle proprie radici. Una combinazione di elementi positivi ha permesso che Costigliole d’Asti vivesse un momento storico: il ritorno “a casa” di una parte dell’archivio storico della famiglia Asinari di San Marzano, signori di Costigliole dal 1341 al 1887. Si tratta dei documenti che erano conservati a Trequanda, suggestivo e storico borgo della provincia di Siena, e che il Comune ha deciso di donare al Comune di Costigliole. Risale all’800 il legame tra Costigliole e Trequanda: Amalia Asinari di San Marzano sposò nel 1878 Giorgio Verasis Asinari, conte di Castiglione, figlio di Francesco Verasis Asinari e di Virginia Oldoini, la contessa di Castiglione. Giorgio morì di vaiolo a Madrid a soli 24 anni e Amalia sposò Annibale Luserna di Rorà, conte di Rorengo, famiglia proprietaria di terre nel Comune di Trequanda fin dalla seconda metà del XVI secolo. Alla sua morte, nel 1887, la proprietà passò al figlio. I Rorà nel 1927 cedettero la parte di castello di loro proprietà al Comune di Costigliole.

In un convegno proprio al castello di Costigliole, nel salone delle feste, è stata sottolineata l’iniziativa a cui hanno lavorato i due Comuni: accanto al sindaco costigliolese Enrico Cavallero era presente il primo cittadino di Trequanda Andrea Francini, mentre don Paolo Prunotto, costigliolese e direttore della Commissione diocesana per l’arte sacra, e Debora Ferro, archivista della biblioteca della diocesi di Asti, hanno ripercorso la storia degli Asinari a Costigliole evidenziando l’importanza dei documenti storici. «Una grande emozione, oggi scriviamo una pagina della storia del paese», ha detto il sindaco Cavallero. «La passione e il legame di don Prunotto con il paese mi hanno spinto ad approfondire l’analisi dei documenti che conserviamo: e mi sono reso conto che essi non avevano un effettivo legame con Trequanda, ma si riferivano alla storia della famiglia a Costigliole. Abbiamo così ritenuto giusto riportarli dove erano nati, a Costigliole», ha detto il sindaco Francini.

Tra i presenti al partecipato convegno, il conte Alessandro Asinari di San Marzano, «commosso nel vedere persone così impegnate per la storia e la sua valorizzazione». Presenti anche i sindaci di Camerano Casasco, Spigno Monferrato e Bernezzo, nel Cuneese, tre paesi il cui nome è legato agli Asinari. E Fabio Balduzzi, in occasione del convegno, ha deciso di omaggiare l’evento con l’apertura straordinaria del magnifico giardino pensile del castello, nella parte privata del maniero.

(Fotografie Marta Martiner Testa e Comune di Costigliole d’Asti)

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