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Al Circolo Nosenzo la Festa della donna tra allegria e riflessioni

A partecipare un gruppo di amici tra i 70 e i 90 anni che solitamente si incontra a pranzo una volta al mese per trascorrere la domenica in compagnia

È stato un modo allegro e un po’ diverso, quello di un gruppo di amici, di celebrare mercoledì scorso la Festa della Donna. Una compagnia che da inizio anno si ritrova al Circolo Nosenzo di via Corridoni per vincere la cappa di isolamento che, soprattutto dopo il periodo del Covid e “ad una certa età”, si fa più consistente.

Il gruppo di amici

“L’idea, nata spontaneamente tra amici che avevano piacere di passare del tempo insieme – spiega Lucia, volontaria e tra le artefici dell’iniziativa – è stata quella di incontrarsi una domenica al mese al Circolo Nosenzo per un pranzo, senza vincoli o obbligo di iscrizioni ma, semplicemente, per trascorrere un pomeriggio divertente tra la gente. Abbiamo scelto la domenica perché questo è il giorno della settimana in cui si soffre di più la solitudine – continua Lucia – e abbiamo notato entusiasmo tra tutti i partecipanti”.
Le persone che aderiscono agli appuntamenti mensili hanno un’età compresa tra i 70 e i 90 anni (e oltre). Molti si conoscevano già e, grazie anche al passaparola, stanno formando una compagnia sempre più allargata. “Alla Festa della Donna – sottolinea Lucia – eravamo più di cinquanta mentre, solitamente, siamo una quarantina. Persone che, grazie a questi incontri, hanno ritrovato interessi, che programmano il giorno di Pasquetta o quello per la Festa della mamma, o una gita fuori porta, che sono di nuovo attive”. Persone sole che in questo modo rifioriscono, riscoprono il piacere di uscire, di avere cura di se stesse, di prepararsi, di scegliere un abito per l’occasione, di guardarsi ancora allo specchio. “E quando arrivano – conclude la volontaria – sono una più bella dell’altra”.

Il componimento sul ruolo della donna

Incontri che risvegliano anche la creatività. Durante la Festa dell’8 marzo, infatti, Francesca (87 anni) ha scritto per l’occasione un componimento sui molteplici compiti della donna, nel passato come nel presente. “Non è un elogio alla donna. Sono semplici considerazioni sul suo ruolo…”: inizia così la composizione di Francesca, con parole che fanno riflettere, ricordi personali del tempo della guerra, quando le donne prendevano i posti dei mariti al fronte, per poter sfamare la famiglia e tutti sognavano una parola: “pace”. E parla anche degli anni ’60, Francesca, quando le donne acquisirono diritti e fecero carriera, quelle donne che sono le colonne portanti della famiglia e che di nuovo, oggi, chiedono “pace”. Riflessioni che sono state stampate su un foglio rosa e donate, a ricordo della giornata, a tutti i partecipanti. “Un ringraziamento speciale – aggiunge ancora la volontaria – va al Circolo Nosenzo, in particolare a Piero Vercelli e Monica Marrandino, e al suo staff che, per la Festa della Donna, ha offerto un mazzo di mimose a tutte le donne”.

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