Oggi pomeriggio alle 18, nei locali della Galleria “Don Andrea Gallo” del CPIA 1 di Asti (piazza Leonardo Da Vinci 22), sarà presentato il XXXII Rapporto Immigrazione Caritas e Migrantes 2023 che ha come sottotitolo lo slogan “Liberi di scegliere se migrare o restare”. All’incontro sarà presente anche il dottor Simone Varisco, curatore del Rapporto.
«Al 1° gennaio 2023 le stime dell’ISTAT indicano la presenza di 5.050.257 cittadini stranieri residenti in Italia, in lieve aumento rispetto ai dati definitivi riferiti all’anno precedente (5.030.716), in maggioranza nel Nord Italia (59,1% dei residenti totali). – si legge in una nota stampa diffusa dalla Caritas nazionale – Quanto alle principali nazionalità, oltre alla consolidata prima posizione dei cittadini rumeni, e alle successive seconda e terza dei cittadini marocchini e albanesi (che si attestano all’8,4% e all’8,3% del totale), notiamo sempre più un avvicendamento delle provenienze asiatiche (del Sud Est, in particolare): quelle di più storica presenza (come Cina e Filippine) sono in decremento, mentre quelle di più recente arrivo (come Bangladesh e Pakistan) stanno consolidando il loro percorso migratorio in Italia».
Secondo i dati forniti nel Rapporto i nuovi nati stranieri dal 2012 al 2021 sono diminuiti del 28,7%, passando da quasi 80 mila a meno di 57 mila: è ormai da un decennio che il numero di nuovi nati stranieri diminuisce costantemente e sempre più (-5% negli ultimi due anni).
«Per quanto riguarda i lavoratori stranieri, per quelli non-Ue il tasso di occupazione si è attestato su valori leggermente inferiori alla media (59,2% contro il 60,1%). In riferimento alle tipologie contrattuali, l’87% degli occupati stranieri è un lavoratore dipendente e il restante 12,9% ha un contratto di lavoro autonomo. Il 75,2% degli occupati non-Ue svolge la professione di operaio (contro il 31,6% degli italiani), mentre solo 1 su 10 è un impiegato e appena lo 0,1% è dirigente. Fra le maggiori criticità figura lo scarso coinvolgimento delle donne non-Ue nel mercato del lavoro in Italia».
La presentazione del Rapporto è organizzata dall’Ufficio Pastorale Migranti della Diocesi, Caritas e dallo stesso CPIA di Asti.
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