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Molteplici offerte

Al Magico Paese di Natale Casa Coldiretti pullula di eccellenze astigiane a Km zero

In Piazza Alfieri fino al 17 di dicembre e, dal 18 novembre, anche al PalaTartufo di piazza San Secondo

Col Magico Paese di Natale, ha riaperto la grande Casa Coldiretti di piazza Alfieri, con una nuova proposta di Filiera Corta, caratterizzata da centinaia di etichette enoiche e da prodotti agroalimentari 100% astigiani.

Nel pieno dell’autunno e con le festività natalizie alle porte, fino al 17 di dicembre prossimo l’offerta del Mercato Contadino e dell’EnotecAmica di Campagna Amica Asti si moltiplica, con tanti prodotti locali, sia presso la Casa Coldiretti (tutti i sabati e le domeniche di novembre e dal giovedì alla domenica a dicembre) sia al PalaTartufo di piazza San Secondo (dal 18 novembre), per rappresentare al meglio imprese agricole e prodotti del territorio.

Un vero e proprio satellite del Mercato Contadino e dell’EnotecAmica di corso Alessandria 271, confezionato su misura nel centro cittadino, all’interno di uno spazio luminoso, trasparente e dialogico, dove trovare la bontà delle persone oltre che delle cose.

“Per questa nuova edizione, abbiamo moltiplicato gli spazi e i prodotti per soddisfare le aspettative dei visitatori” sottolinea il Presidente Coldiretti Asti Monica Monticone. “Fino al 17 dicembre, i nostri ragazzi sapranno raccontare prodotti e territorio, fornendo consigli per gli acquisti nonché per la tavola. A cura del nostro sommelier e wine coach Paolo Noto, poi, non mancheranno le indicazioni per i migliori abbinamenti vino-cibo. Coldiretti sa che quando vincono la Filiera Corta e il Km0 vince anche il territorio”.

Così, il Direttore Coldiretti Asti Diego Furia. “Dopo il grandissimo successo registrato lo scorso anno, ci ripresentiamo con la Casa Coldiretti, per regalare agli astigiani e ai visitatori, il valore aggiunto della biodiversità di questo territorio”.

Perché acquistare prodotti a Km0? “Perché il km0 esprime ed esalta il territorio, favorisce l’economia circolare, consente migliori marginalità alle imprese, senza gravare sul consumatore, e investe sulla freschezza, genuinità e stagionalità dei prodotti – prosegue Furia. – Inoltre, il km0 favorisce il dialogo diretto col produttore, quindi, la conoscenza e la fiducia, riconoscendo l’impegno dei nostri agricoltori, spesso, under 30. Sono sempre più i giovani che, dopo gli studi alle superiori e/o universitari, guardano con favore al mondo agricolo: in alcuni casi, hanno maturato esperienze in altri ambiti, per poi rientrare nelle aziende di famiglia, apportando un’impostazione innovativa; in altri casi, si affacciano per la prima volta al mondo agricolo ma, forti di specializzazioni/know-how maturati in settori diversi, sanno mecciarli in nuovi progetti imprenditoriali”.

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