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I volontari puliscono il movicentro di asti3
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Al Movicentro di Asti sono entrati in azione gli “spazzini volontari” [Video]

Lunedì pomeriggio alcuni cittadini hanno ripulito l’edificio raccogliendo l’immondizia ovunque

«Il Movicentro non dev’essere chiuso, ma solo pulito». Con queste parole è arrivata la risposta, da parte di alcuni cittadini, all’ipotesi di chiudere la struttura, lanciata dall’assessore alla Sicurezza Luigi Giacomini, nel caso l’Asp non riesca a garantire sicurezza, funzionalità e pulizia. Alcuni cittadini, consapevoli che il Movicentro sia un bene di tutti, hanno deciso di agire e ieri pomeriggio, con scope e sacchi dell’immondizia, hanno dato una ripulita all’edificio destando la curiosità dei passanti. Pulizia più che necessaria dal momento che l’impresa incaricata era passata appena qualche ora prima, ma nel frattempo il degrado era tornato esattamente quello di prima. Un’azione simbolica, ma molto simile a quella avviata, diversi anni fa, al parco del Borbore dove una signora iniziò a pulire di sua iniziativa e lo fa ancora oggi.

L’esempio del parco ha dato l’idea a Rosanna Giudice di provare a lanciare un messaggio all’amministrazione per scongiurare la chiusura del Movicentro. Con lei, a fare le pulizie, anche Teresa Lazzarato, la volontaria che si occupa proprio del parco Borbore, e Aldo Campini. Sarà sufficiente per evitare il peggio? È presto per dirlo, ma sul Movicentro si è aperta la querelle politica con la lista Ambiente Asti che ha depositato un’interrogazione urgente all’amministrazione. Un documento che ripercorre le ultime vicissitudini della struttura, ricorda le numerose segnalazioni di degrado, danneggiamenti e problematiche relative alla sicurezza dell’area e si conclude con una quindicina di domande.

Il consigliere Mario Malandrone, esponente di Ambiente Asti, chiede al sindaco se le telecamere di sicurezza siano in funzione, se siano previste azioni concrete per migliorare le condizioni della struttura «anche in vista della riattivazione della linea ferroviaria Asti-Alba prevista a settembre», ma vuole anche sapere quali difficoltà l’Asp incontra a tenerlo pulito e quali siano le criticità, di Asp e Comune, a gestire gli spazi. Così, dalle questioni più tecniche (non funzionalità delle scale mobili) e quelle più evidenti anche per chi non passa dal Movicentro, come gli attraversamenti sulla rotonda tra corso Einaudi e corso Gramsci da parte di pedoni che mettono a repentaglio la loro stessa sicurezza, Malandrone chiama in causa l’assessore Giacomini per le dichiarazioni sulla paventata chiusura che trasformerebbe l’edificio in un contenitore vuoto. «Tali dichiarazioni erano concordate con Asp e l’amministrazione comunale, con il sindaco di Asti e presidente della Provincia?» domanda il consigliere.

L’assessore alla Sicurezza Luigi Giacomini: «Nulla è stato deciso»

Ad oggi nulla è stato ancora deciso e se dall’Asp, interpellata sul caso, preferiscono non rilasciare dichiarazioni, l’assessore Giacomini non si tira indietro. «La mia proposta è al vaglio della Giunta, ma non ho detto che chiudo con certezza il Movicentro. Ho detto che potremmo arrivare a chiuderlo se non si riuscisse a metterci dentro uffici, negozi o altre attività che lo rilancino nel suo insieme. Prima di arrivare alla chiusura le proveremo tutte per garantire sicurezza e pulizia. Sabato pomeriggio sono stato sul posto con gli agenti della municipale e ho visto che c’è molta maleducazione da parte di molti, italiani e stranieri. In tanti attraversano in mezzo alla rotonda di piazza Marconi, saltando i cancelletti e questo crea problemi di sicurezza. Ecco perché abbiamo intenzione di riaprire l’attraversamento sotto la passerella del Movicentro, in corso Einaudi, ma con un percorso segnalato e sicuro». Intanto Giacomini ringrazia i volontari che hanno pulito lanciando un segnale di “difesa” degli spazi comuni, ma sull’edificio in sé conferma quanto già sostenuto: «È un pugno nell’occhio, un progetto non lungimirante di cui Asti avrebbe potuto fare anche a meno».

[foto Ago]

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