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Forno Carla Cattedra Alfieri 2022
Attualità
Fondazione Centro di Studi Alfieriani

Al via la Cattedra Alfieri: al centro il mito di Antigone

Dal 4 all’8 settembre, a Palazzo Mazzetti, la scuola di alta formazione rivolta a giovani dottori di ricerca italiani e stranieri

Al via lunedì 4 settembre la XVII edizione della scuola di alta formazione “Cattedra Vittorio Alfieri”.
Rivolta a giovani dottorandi e dottori di ricerca, è organizzata dalla Fondazione Centro di Studi Alfieriani, con il coordinamento della direttrice Carla Forno, che si fa carico anche dei costi di vitto e alloggio, dato che negli anni ha mantenuto il carattere originario di borsa di studio.
Da sottolineare il carattere internazionale della scuola, rivolta non solo alle università italiane, ma anche a quelle estere. Nel corso degli anni, infatti, hanno seguito i corsi – in presenza e in un caso da remoto – giovani provenienti da Germania (Università di Berlino, Potsdam, Wittenberg); Austria (Innsbruck e Graz); Francia (Parigi); Inghilterra (Oxford); Grecia (Atene), Spagna (Granada), nonché dalla Bielorussia (Minsk) e dal Giappone (Kyoto), oltre che dall’Argentina (Buenos Aires).

Il programma

I borsisti arriveranno ad Asti domenica 3 settembre, mentre le lezioni si svolgeranno da lunedì 4 venerdì 8 settembre nella sala conferenze di Palazzo Mazzetti. In programma le relazioni, alternate ad interventi seminariali, di numerosi docenti: Enrico Mattioda (Università di Torino), Maria Sotera Fornaro (Università della Campania Luigi Vanvitelli), Michele Mastroianni (Università del Piemonte Orientale), Marco Castellari (Università di Milano), Chiara Lombardi (Università di Torino), Maria Teresa Giaveri (Università di Torino), Anna Barsotti (Università di Pisa) e Alberto Rizzuti (Università di Torino).
La mattinata di sabato 9 settembre sarà invece riservata a interventi dei partecipanti circa i loro progetti di ricerca.

Il tema

La “Cattedra” sarà incentrata quest’anno sulla tragedia alfieriana, sottolineando in particolare l’universalità del mito di Antigone nella civiltà occidentale per le sue implicazioni filosofiche ed etiche, in ogni tempo e nelle varie arti, da porre in dialogo fra loro.
«Alfieri – commenta Carla Forno – dedicò al personaggio di Antigone, tratto dal teatro greco di Sofocle, una delle sue più note tragedie, grazie a cui riscosse un notevole successo e nell’ambito della quale fu anche attore nella parte del tiranno di Tebe Creonte, a Roma nel novembre 1782.
A migliaia di anni dall’Antigone di Sofocle, e a poco più di 240 anni dal successo del giovane Alfieri, il personaggio di Antigone, giunto fino a noi attraverso autori contemporanei (come Jean Anouilh e Bertold Brecht), è simbolo della ribellione individuale contro ogni forma di discriminazione e sopraffazione del potere, in nome della pietas, della giustizia, della libertà. Uno spunto di riflessione utile tanto più in un momento tormentato come il nostro presente».

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