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Alba festeggia i 170 anni del Teatro Sociale “G. Busca”

Inaugurato nel 1855 il Teatro corserva una storia unica in tutta Europa, dal privato alla doppia sala ha attraversato numerose sfide

Nel fine settimana Alba ha celebrato i 170 anni del Teatro Sociale “Giorgio Busca”, inaugurato nel 1855. La serata di domenica 23 novembre, ospitata nella storica sala “Marianna Torta Morolin”, ha riunito sul palco alcuni dei protagonisti e testimoni delle diverse fasi attraversate dal teatro, alla presenza del sindaco Alberto Gatto, degli assessori, dei consiglieri comunali e di numerose autorità. Un weekend di eventi tra memoria, musica e visite guidate da tutto esaurito.

Ad aprire gli interventi è stato Francesco D’Agostino, ex segretario generale del Comune, che ha ripercorso la nascita del teatro, voluto da un gruppo di privati e progettato dall’architetto Giorgio Busca.

L’ex sindaco Tomaso Zanoletti ha invece ricordato la lunga chiusura iniziata nel 1932 a causa di problemi di sicurezza e il percorso che, nel 1984, portò all’affidamento del progetto di recupero dell’edificio e della nuova sala. La complessa genesi dell’imponente intervento è stata raccontata dagli architetti Ugo Dellapiana e Guido Caminiti – con un ricordo dell’architetto Pier Massimo Stanchi, oggi scomparso –, dall’ingegnere Giuseppe Gobino, dall’impresario Marino Busca e da Nando Vioglio, funzionario comunale che seguì la contabilità dei lavori.

Un’opera dal valore complessivo di oltre 11 miliardi di lire, rallentata da numerose criticità: la delicatezza del cantiere, la messa in sicurezza della parte storica, lo spostamento di reperti archeologici di grande importanza. Il risultato fu straordinario: la sala storica venne rinnovata fedelmente, mentre la nuova sala – moderna e capiente – fu costruita sul lato opposto del palco, rendendo il Teatro Sociale una struttura unica in Europa. A completare il progetto, l’arena esterna e il tetto praticabile sopra la torre scenica, un quarto spazio destinato a piccoli eventi all’aperto e tuttora una potenzialità da valorizzare. Il nuovo teatro venne inaugurato poi nel 1997.

A chiudere gli interventi è stato il sindaco Alberto Gatto, che ha sottolineato l’unicità, il valore culturale e la vitalità del Sociale: «Ripercorrere la storia del nostro teatro, ascoltando i testimoni della sua rinascita, è stata un’emozione profonda. Siamo orgogliosi della sua bellezza, della sua ingegnosità e del ruolo sempre più centrale che ricopre nella vita culturale della città. E oggi celebriamo non solo i suoi 170 anni, ma anche i 120 anni della nostra Banda cittadina».

Il weekend celebrativo, organizzato in collaborazione con l’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero, è stato un successo: le visite guidate “Oltre il Sipario” hanno registrato il tutto esaurito, mentre il palco ha accolto sabato il concerto lirico Affreschi in Musica, omaggio alla grande tradizione vocale italiana.

La giornata di domenica si è aperta con il racconto pubblico della storia del Teatro Sociale “G. Busca” e si è conclusa con il concerto della Banda “Città di Alba”, diretta dal maestro Claudio Taretto, anch’essa in festa per i 120 anni di attività.



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