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Appuntamento

Alba: una scultura dell’artista Valerio Berruti per la nuova piazza Michele Ferrero

L’Amministrazione comunale ha presentato alla cittadinanza il progetto di rinnovamento della piazza, arricchita dall’opera dono della famiglia Ferrero

Si chiama “Alba” la scultura monumentale realizzata dall’artista albese Valerio Berruti e donata alla città dalla famiglia Ferrero, in ricordo del signor Michele: l’opera, posizionata su una fontana circolare e circondata da sedute, verrà installata nella centralissima piazza Ferrero. Il progetto è stato svelato al pubblico (nella foto un momento della presentazione) martedì 12 aprile, sul palco del Teatro Sociale “G. Busca” in un evento moderato dalla giornalista Valentina Tosoni.

Nel salotto allestito sul palcoscenico si sono alternati il sindaco di Alba insieme al  presidente della Regione Piemonte, all’assessore al Turismo e agli eventi e all’assessore ai Lavori pubblici, il direttore dell’Ente turismo Langhe Monferrato Roero Mauro Carbone, la presidente dell’Ente Fiera di Alba Liliana Allena (in video collegamento), il direttore generale della Fondazione Palazzo Strozzi a Firenze Arturo Galansino, la produttrice vinicola impegnata in numerosi progetti d’arte contemporanea Roberta Ceretto, il giornalista Nicolas Ballario e l’artista Valerio Berruti.

La scultura sarà alta 12,5 metri e realizzata in acciaio inox. Si tratta di una delle più grandi opere scultoree pubbliche esistenti in Europa. Il nome dell’opera è “Alba”, un evidente omaggio alla terra su cui si erge e al tempo stesso un nome di bimba per enfatizzare l’aspetto poetico della capitale delle Langhe. Valerio Berruti per rappresentare il carattere tipico di quella che Beppe Fenoglio chiamava “la razza langhetta” ha scelto una bambina raffigurata in un atteggiamento timido, ritroso o, come si direbbe nel dialetto piemontese, “genato”.

La scultura è la trascrizione tridimensionale del segno a matita di Berruti: un’impronta delicata che dialogherà con lo spazio circostante, accogliendolo al suo interno. L’opera è un monumento alla vita, un monito rivolto allo spettatore che intende riportarlo al periodo dell’infanzia, il momento della vita in cui tutto può ancora avvenire.

Per il sindaco di Alba la nuova piazza Michele Ferrero rappresenta al meglio la capacità della comunità di proiettarsi nel futuro, ma con le radici ben salde nella propria terra. La fontana, che torna a essere a base circolare, aprirà lo sguardo verso la Langa, il cui legame indissolubile con la città nasce dal lavoro delle persone che hanno curato le colline in modo attento e dalla visione della Ferrero che ha permesso ai “langhetti” di rimanere nei propri paesi di origine. Il primo cittadino dal palco del Sociale ha voluto ringraziare la famiglia Ferrero con la signora Maria Franca, Valerio Berruti e tutti coloro che stanno contribuendo alla realizzazione di questo importante progetto.

La scultura di Valerio Berruti, che porta il nome di Alba, secondo l’assessore al Turismo, diventerà un simbolo distintivo della città non solo per il suo indubbio valore artistico, ma anche per la delicatezza del tratto con cui disegnerà un nuovo profilo che caratterizzerà la città delle cento torri nell’immaginario di turisti e visitatori, che potranno riconoscere in questa opera monumentale un nuovo elemento di valore della nostra città e del nostro territorio.

Infine, l’assessore ai Lavori pubblici ha voluto sottolineare come l’installazione dell’opera e della fontana sia inserita in un progetto più ampio di rinnovamento della piazza, dove è stata cambiata anche la pavimentazione per renderla più resistente e adatta al suo utilizzo, al centro della vita cittadina, sede di eventi e manifestazioni, ma anche di dehors e attività commerciali. Una piazza più bella e funzionale, con un’opera di richiamo internazionale, degna dell’imprenditore cui è intitolata.

“La serata di presentazione dell’opera è stata per me una grande emozione – dichiara l’artista Valerio Berruti – perché, come dico sempre, Alba è la città in cui sono nato, ma soprattutto è il luogo in cui ho scelto di vivere. Sono grato alla famiglia Ferrero e all’Amministrazione comunale per aver scelto una mia opera per uno dei più importanti luoghi cittadini. Mi auguro che quella fontana sia usata per festeggiare tanti momenti felici e che l’ombra della mia scultura sulla piazza diventi una sorta di meridiana con cui giocare e riflettere sul tempo che stiamo vivendo”.

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