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Attualità

Alberghi ed agriturismi astigiani,
con Ecolabel premiato il green

Alberghi e agriturismi sempre più “green” in Valle Bormida, dove la Provincia di Asti propone alle strutture turistiche della zona di aderire alla certificazione europea “Ecolabel”. Un

Alberghi e agriturismi sempre più “green” in Valle Bormida, dove la Provincia di Asti propone alle strutture turistiche della zona di aderire alla certificazione europea “Ecolabel”. Un marchio, quest’ultimo, che consente di far riconoscere ai consumatori i servizi e i prodotti più sostenibili sotto il profilo ambientale e di richiamare, di conseguenza, una clientela di qualità. Per presentare questo progetto dal nome “L’Astigiano in Langa –Ambiente e qualità” sono intervenuti i tecnici della Provincia i quali hanno esposto agli operatori della Valle costi e benefici del marchio, il tutto nella cornice del Bio Agriturismo Tenuta Antica di Cessole, la prima struttura della Langa astigiana ad aver conseguito la certificazione europea di qualità ecologica.

«Questa è un’opportunità unica per le nostre strutture ricettive di migliorare la propria offerta e poter così intercettare la domanda turistica, estera e italiana, sempre più attenta alla tutela ambientale, proponendo ai consumatori più sensibili vacanze nel rispetto dell’ambiente e delle sue risorse» ha dichiarato il presidente della Provincia Marco Gabusi, presente all’incontro. La Provincia non sarà l’unico regista del progetto ma potrà avvalersi  della collaborazione con l’ATL Asti Turismo e con la Camera di Commercio di Asti, oltre a contare sull’assistenza tecnica della società cooperativa Corintea di Torino e della società ACS, spin off del Politecnico di Torino. Lo scopo sarà quello di esaminare le strutture ricettive che decideranno di aderire al progetto, di individuare quelle virtuose e già predisposte al marchio Ecolabel e di aiutare invece quelle che debbano ancora effettuare gli opportuni investimenti a conseguire il riconoscimento entro il 31 dicembre 2015.

Per mettere in piedi il progetto saranno messi in campo 90 mila euro, il 10% cioè dei 900 mila euro stanziati dal Ministero dell’Ambiente nell’ambito dell’Accordo di Programma tra Regione Piemonte e Ministero per la bonifica della Valle in seguito all’inquinamento provocato dall’ACNA. «Il marchio Ecolabel esamina il ciclo produttivo di ogni prodotto e servizio, dalla caldaia al detersivo per i piatti. Lo spirito è quello di utilizzare solo prodotti ecosostenibili» spiega Marco Grisoni dell’ARPA di Asti, ente terzo che verificherà la qualità delle strutture candidate. Il marchio Ecolabel è nato nel 1992 per volere di Bruxelles e da allora, solo in Italia, certifica un’ottantina di prodotti diversi tra loro e tra questi, anche le strutture alberghiere. Nel settore turistico, in tutta la penisola sono 200 gli alberghi o agriturismi certificati e 25 i campeggi. Tra i benefici del marchio, quelli offerti dalla visibilità della certificazione, l’abbattimento dei costi di consumi energetici e idrici ma anche la qualità della domanda turistica intercettata.

I consulenti di Corintea e di ACS verificheranno i requisiti delle strutture (ad esempio l’utilizzo di energia che per il 50% provenga da fonti rinnovabili) ed aiuteranno i gestori a compilare un dossier informativo a disposizione degli ospiti, i quali saranno così informati della politica ambientale scelta dall’impresa. I costi per il mantenimento del marchio sarà una quota annuale di 100 euro per le piccole imprese e di 350 euro per le piccole-medie imprese. In sala gli albergatori hanno ascoltato con attenzione la presentazione. Resta la perplessità di chi ha già aderito da tempo ad una gestione ecocompatibile della propria impresa e sente stretta l’adesione ad un marchio. Dalla Provincia si è però sottolineato come l’adesione al progetto consenta un check up gratuito della propria struttura, e di decidere in libertà di procedere con eventuali investimenti per il riconoscimento del marchio oppure no.

Lucia Pignari

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