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Attualità

Alessio Monti nuovo presidente dei Comuni del Moscato

Tra le priorità la mappatura dei “Sorì” e il rilancio della “paritetica”

Il sindaco di Strevi (Alessandria) succede a Luigi Icardi

Cambio ai vertici dell’Associazione dei Comuni del Moscato. Durante l’assemblea che si è tenuta martedì scorso i 51 sindaci che compongono l’ente hanno eletto alla presidenza il sindaco di Strevi (Alessandria) Alessio Monti. Quarantadue anni, Monti guida uno dei comuni dell’area acquese simbolo nella coltivazione e produzione del Moscato d’Asti Docg. Sino a martedì vicepresidente dell’associazione, sostituisce Luigi Icardi dopo la sua nomina ad assessore regionale alla sanità. Dallo scorso giugno, di fatto, ha guidato i colleghi nella fase di transizione.

«La turnazione è un avvicendamento previsto – è il suo primo commento -. Quattro anni fa la presidenza andò ad Icardi, rappresentante del cuneese. Questa volta è un sindaco alessandrino a presiedere l’organismo. Il mio impegno, e di tutta l’associazione, è di lavorare per il territorio del Moscato in momento di rilancio dell’intero sistema».

Primo impegno il progetto “Sorì”

Tra i primi impegni del neo presidente c’è il progetto “sorì” «avviato – dice Monti – già qualche mese fa e sul quale puntiamo molto». Percorso, quello del censimento dei vigneti storici tipici delle colline tra Langa e Monferrato, che dovrà mappare l’intero territorio restituendo una cartina che ne permetterà il rilancio. «Pensiamo di chiudere nel giro di pochi mesi il lavoro così da poter avere un quadro preciso della situazione».

Affresco che il presidente dell’Associazione Comuni del Moscato, 51 amministrazioni disseminate tra alessandrino, cuneese e astigiano, vuol inserire a pieno titolo tra i progetti più significativi da presentare all’assessore regionale Marco Protopapa. «Ci siamo lasciati con i colleghi ribadendo l’intento di avere un incontro, a breve, con l’assessore Protopapa – conferma Alessio Monti -. Vogliamo coinvolgere la Regione nelle nostre proposte, a cominciare dai “sori” alla quale crediamo molto».

Si punta ad una nuova “paritetica del Moscato”

Ma non è l’unica novità che ha in cantiere il nuovo presidente dei Municipi che custodiscono la vocazione del Moscato, con vigne Patrimonio dell’Unesco. «Vogliamo portare avanti, d’intesa con l’assessorato regionale, la strada dell’istituzione di una rinnovata commissione paritetica, costruita su basi nuove e al passo con i tempi, all’interno della quale la nostra associazione vuole esserci e contare. Non vogliamo essere solo più semplici uditori bensì, forti della nostra rappresentanza amministrativa, far sentire la voce di chi, ogni giorno, lavora a contatto con chi produce».

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