E' in programma oggi il primo dei "Giovedì della Salute", il ciclo di incontri che l'associazione InCreaSe organizza in collaborazione con l'Università di Asti, l'Asl e il
E' in programma oggi il primo dei "Giovedì della Salute", il ciclo di incontri che l'associazione InCreaSe organizza in collaborazione con l'Università di Asti, l'Asl e il Centro Servizi Volontariato di Asti e Alessandria. Come ha spiegato il direttore del Polo universitario, Francesco Scalfari, anche l'edizione di quest'anno, seppur ridotta di tre appuntamenti, intende rivolgersi ad un largo spettro di cittadinanza, visti gli argomenti che sono stati scelti per essere trattati durante gli incontri che si terranno sempre di giovedì, ovviamente, dalle 17 alle 19 alla sede di Astiss in piazzale De Andrè, ex caserma Colli di Felizzano. Un'apertura dell'Università verso la città e un contributo alla mission europea di ricerca e salvaguardia della salute e del benessere delle persone. In un senso molto ampio, che non si limita all'aspetto clinico e medico della cura delle patologie. Per questo motivo, ad ogni incontro, accanto a specialisti medici saranno presenti esponenti di associazioni di volontariato, professionisti e cittadini che possono testimoniare aspetti particolari dei vari temi che vengono affrontati.
Oggi ad aprire l'edizione 2016 sarà un breve saluto di Scalfari con il professor Guido Lazzarini, presidente di InCreaSe e poi verrà trattato il tema delle "Tradizioni e acquisizione di nuovi stili a tavola e nell'attività fisica". Moderatore Giuseppe Alloatti, presidente del corso di laurea Suism con interventi di Vincenzo Gerbi, vicedirettore Disafa dell'Università di Torino che parlerà di "Conoscenza degli alimenti e consapevolezza del consumatore". Seguirà l'intervento di Nunzio Nicosia, docente Suism su "Diete e attività fisica: mode, miti o reale efficacia?" e, per finire Paolo Fiscelli, direttore della Cooperativa della Rava e della Fava con un intervento su «Alimentazione biologica: il ritorno alla terra". Seguirà dibattito. L'ingresso è libero.
Daniela Peira